Pedagogia Waldorf e scuola Steineriana

La scuola Steineriana si caratterizza per il metodo educativo Waldorf, ideato da Rudolf Steiner. In Italia sono numerosi gli istituti che propongono cicli formativi improntati su questo metodo. Vediamo come funziona e per cosa si caratterizza.

Scuola Steineriana

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La pedagogia steineriana o anche conosciuta come Waldorf fece la sua comparsa agli inizi del ‘900 dal pensiero del filosofo e studioso Rudolf Steiner

 

La filosofia alla base esposta negli scritti su Steiner e la metodologia diffusa a livello degli istituti si differenzia dalla metodologia tradizionale e classica, ponendosi come alternativa di scolarizzazione in Italia e nel mondo.

 

Pedagogia Steineriana: le origini

È il 1919 l’anno in cui vennero fondate le prime scuole Waldorf in Germania e in cui la pedagogia steineriana inizia a diffondersi in Europa e nel mondo. 

 

Alla base dei principi pedagogici vi è la teoria dell’antroposofia (in greco antico ‘sapienza dell’essere umano’) secondo la quale lo sviluppo della persona deve prendere in considerazione tutte le sue dimensioni ovvero quella del corpo, dell’anima e dello spirito. Per questo, secondo lo studioso, il percorso scolastico e di accompagnamento alla crescita deve arricchire e supportare la formazione di queste tre dimensioni e quindi valorizzare sia le conoscenze che gli aspetti spirituali e del corpo.

 

È lo stesso Steiner a sostenere che: “Il peggio che si possa dare ai bambini sono definizioni, concetti rigidamente limitati poiché questi non possono crescere, ma il bambino cresce insieme al suo organismo. Il bambino deve avere dei concetti plastici che cambiano di continuo la loro forma a mano a mano che diventa più maturo. I concetti viventi si ottengono soltanto se lo si introduce in quanto nel mondo è vivente nella natura. Egli acquista così concetti mobili e la sua anima può crescere in un corpo che cresce come la natura”. 

 

I principi della pedagogia Steineriana 

I principi della pedagogia Steineriana possono essere racchiusi in dieci punti.

  1. Antropologia evolutiva: secondo Steiner la pedagogia deve seguire le necessità e principi di sviluppo del bambino che crescendo troverà il suo ruolo e funzione nel mondo. Questo si oppone come alternativa  ai principi della comunità industrializzata basati sulla produttività e sulla realizzazione solo lavorative. 
  2. L’ambiente funzionale e più adatto all’educazione è quello rurale e bucolico in cui è possibile insegnare l’amore per la natura.
  3. Le attività svolte sono prevalentemente manuali in quanto la manualità per Steiner aiuta lo sviluppo non solo delle abilità oculo-manuali ma anche del cervello in senso più generale tenendolo attivo.
  4. Altra area importantissima solo le materie artistiche e artigianali che ricoprono una grande parte delle attività didattica accanto a quelle discipline di solo studio e conoscenza scientifica.
  5. L’utilizzo assiduo delle immagini nell’insegnamento.
  6. Il ruolo delle fiabe raccontate ai bambini in cui è viva la fantasia e con essa si trasmettono principi e insegnamenti. Le fiabe danno conforto, permettono l’immedesimazione e con essa l’apprendimento non solo di concetti e valori, ma anche di emozioni e loro regolazione, di comportamenti e aspetti socio-culturali.
  7. Le bambole Waldorf accompagnano il processo di fantasia accanto ad immagini e fiabe. Con le bambole i bambini possono incrementare il dialogo con se stessi, creare storie fatte di personaggi ed emozioni
  8. Emulazione e imitazione: altri due principi educativi fondamentali in quanto nel gioco e nella vita di ogni giorno i bambini imparano imitando e prendendo come modello i genitori o gli adulti di riferimento.
  9. Pedagogia curativa che accompagna il bambino nell’affrontare gli ostacoli e le difficoltà della crescita.
  10. Gli insegnanti sono educatori, appositamente formati con il metodo Waldorf che supportano il bambino nella formazione di sé e nello sviluppo adattando modalità, proposte di attività e materiale. 

 

I cicli della Scuola Steineriana

La scuola steineriana e il metodo Steiner prevedono tre cicli scolastici che hanno obiettivi e finalità nell’accompagnare il bambino e ragazzo da 0 a 21 anni. Gli obiettivi per il bambino e per il ragazzo sono sempre calibrati sulle necessità di sviluppo e crescita naturali.

 

  • Primo ciclo: dalla nascita ai 7 anni è fortemente centrato sull’utilizzo del gioco e della fantasia, creando un mondo e un ambiente in cui il bambino possa sperimentare e mettersi alla prova.
  • Secondo ciclo: dai 7 ai 14 anni punta alla conoscenza del senso etico e del mondo dei sentimenti. Si lavora sullo sviluppo di abilità sociali, la creazione del senso critico e del pensiero via via sempre più autonomo.
  • Terzo ciclo: dai 14 ai 21 anni si basa sullo sviluppo del pensiero logico e astratto e alla formazione dei uomini e donne che cercano il proprio ruolo nel mondo. 

 

Le nozioni e insegnamenti si muovono da quelle più classiche, denominate “epoca” quindi italiano, matematica, geografia, storia, scienze, arte a quelle definite “materie” come le due lingue straniere, presenti fin dal primo anno di vita, la musica, il canto, l’euritmia, la ginnastica, il lavoro manuale, la recitazione e teatro.

 

Dalla sesta classe in poi si aggiungono anche le materie “pratiche” come artigianato, chimica, fisica, giardinaggio e dalle superiori tessitura, agrimensura, ceramica, rilegatura, meccanica tecnica, informatica.

 

La scuola steineriana propone un modello di insegnamento ed educativo pedagogico leggermente differente da quello della scuola tradizionalista ma anche altri orientamenti pedagogici e come ogni proposta educativa possiede pro e dei contro. I genitori che scelgono questo approccio educativo ne devono abbracciare e condividere la filosofia alla base e i principi educativi e pedagogici.