Corso di counseling, gli standard per la formazione

Per orientarsi nella scelta di un corso di counseling è importante conoscere quali sono le norme e i criteri che regolano la formazione e l'esercizio della professione in Italia

Corso di counseling, gli standard per la formazione

Il counseling è una delle nuove professioni della relazione d’aiuto, quel rapporto contrattuale e dialogico che si crea tra una persona in difficoltà rispetto a una determinata situazione o un problema e un operatore che può aiutarlo a sviluppare una nuova visione dei problemi e ad ampliare le sue capacità decisionali, le sue competenze e il suo grado di adattamento.

 

Corso counseling: carenze legislative e autoregolamentazione

Secondo le attuali normative, per esercitare attività di counseling non è necessario essere iscritti a nessuna associazione di categoria né seguire un percorso formativo specifico. Il counseling è una professione riconosciuta – dal 2000 è iscritta al registro del CNEL, Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro – ma ancora non regolamentata. Nell’attesa che anche l’Italia si adegui alle direttive europee sull’inquadramento delle libere professioni, due importanti società italiane di counseling come SICO e FAIP hanno definito i criteri e gli standard necessari alla formazione e all’esercizio della professione. 
>>> Per approfondire: 
La situazione legislativa italiana sul counseling, gli standard per organizzare un corso counseling e la pratica professionale definiti da SICO (Società italiana di counseling). A cura di Milena Screm, direttrice della scuola di counseling a mediazione corporea Insight (Milano).  

Il documento programmatico sul counseling elaborato nel 2003 dalla divisione counseling della FAIP (Federazione delle associazioni italiane di psicoterapia).

 

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Corso counseling: i criteri essenziali

Almeno 450 ore tra teoria ed esercitazioni
SICO e FAIP affermano che gli istituti di formazione e le scuole di counseling devono fornire una formazione “di livello master triennale professionale”, che corrisponde a un monte ore minimo di 450 ore: 320 ore disciplinari e 130 pratiche. Le diverse scuole sono libere di articolare i percorsi di studio secondo le loro specifiche necessità e orientamenti, anche aumentando le ore necessarie alla formazione del counselor. È essenziale, sottolinea la FAIP, che l’aspirante counselor “acquisisca un’ampia esperienza del futuro lavoro”.

 

Le materie
Indipendentemente dall’indirizzo scelto, un corso di counseling (sia generalistico o specialistico) dovrà comprendere discipline di area sociologica, pedagogica, psicologica, antropologica e medicofisiologica e/o patologica. SICO elenca nove materie fondamentali:

  • Psicologia generale
  • Psicologia dell’età evolutiva
  • Psicologia sociale
  • Psicologia dinamica
  • Psicologia dei gruppi
  • Teoria e tecniche di comunicazione
  • Psicopatologia
  • Diritto (specifico per il proprio ambito di competenza)
  • Fondamenti di etica e deontologia professionale

 

I requisiti per chi vuole iscriversi
In genere, per frequentare un corso di counseling è necessario solo il diploma di scuola media superiore, ma diversi istituti richiedono la laurea (di primo livello, specialistica o magistrale). SICO indica anche un’età minima per accedere ai corsi, 23 anni.