Scoprire un talento: come fare?

Definire cosa sia il talento non è semplice, ma riuscire a farne fiorire uno nascosto dentro di noi è ancora più difficile. Proviamo ad affrontare questa sfida con l'aiuto del libro di Stefania Fierli, "Scopri i tuoi talenti", che ci fa da preziosa guida.

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Credo che ognuno di noi, sopratutto in gioventù, abbia cercato di scoprire dentro di sé un talento nascosto che l'avrebbe fatto uscire dall'anonimato per destinarlo a grandi cose. Non lasciamo che questo resti un sogno di gioventù e proviamo a far emergere tutte le nostre qualità per arricchire la nostra vita, grazie anche ad un libro che aiuta a capire come fare!

 

Cos' è il talento?

Spesso pensando ad un proprio talento, si crede di poter individuare una qualità, un dono, un'attitudine che ci porti ad essere il numero uno in qualche campo. In tal senso, sono pochi coloro che hanno avuto in sorte un dono tale. Da un punto di vista psicologico, infatti, il talento si accosta maggiormente al concetto di unicità. Scoprire i propri talenti quindi, significa conoscere a fondo se stessi e tutte le proprie doti anche se non eccellenti, perché coltivandole comunque si potranno accrescere le proprie esperienze ed il proprio grado di abilità.

 

Guida alla scoperta di se stessi ...e del talento nascosto

Che si tratti della riscoperta di sé o di portare alla luce un primato, cercare i propri talenti non sembra essere un compito semplice. Ci viene in aiuto il libro di Stefania Fierli, "Scopri i tuoi talenti. Giochi, esercizi e schede per mappare il tesoro che c'è in te" (Franco Angeli Editore) che racchiude una serie di test e riflessioni in grado di fungere da percorso guidato. La prospettiva è proprio quella di migliorare l'autoconoscenza attraverso dei passaggi che progressivamente vanno sempre più in profondità. L'idea è che la scoperta delle proprie potenzialità consenta di migliorare, a partire dalle basi, quelle skills che anche nel mondo del lavoro sono molto appetibili: si pensi al problem solving, alle capacità relazionali e a quelle comunicative. Le tecniche sono diverse tra di loro; si va dalla scrittura creativa ad esercizi di respirazione/rilassamento che aprano la mente e la sua recettività. 

Le attività che vengono proposte possono essere considerate come dei sentieri di diversa natura in cui non viene descritta la meta, quanto piuttosto il percorso: il risultato è sempre soggettivo. I sentieri variano per la loro complessità (ne esistono di lineari e di tortuosi), per la necessità o meno di mezzi che aiutino ad affrontarli (tecniche particolari che vengono descritte) e occorre distinguere anche quelli in solitaria da quelli in cui può essere d'aiuto far riferimento a qualcun'altro. Il particolare che lo rende, a mio avviso, utile e veritiero, è la consapevolezza dei tipi di ostacoli che si possono trovare lungo questo cammino, non ultimi gli autosabotaggi.