Daniel Goleman

Daniele Goleman è psicologo, studioso e scrittore che ha dato un grande contributo negli studi sull'intelligenza umana, parlando di intelligenza emozionale o emotiva.

Daniel Goleman

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©photo by Kris Krüg / Flickr creative commons

Vita e studi

Nato a Stockton in California il 7 marzo del 1946, figlio di professori universitari, ha studiato presso l'Amherst College dove ha conseguito la laurea con lode e successivamente ha ricevuto una borsa di studio della Fondazione Ford per frequentare la Harvard University, dove ha conseguito la laurea di dottorato sotto la direzione di David C. McClelland.

 

Goleman Trascorse un periodo di studi in India dove incontrò Neem Karoli Baba, guida spirituale di noti nomi dell’epoca. 

 

Tornato negli USA diventa docente alla Harvard University e durante gli anni '70 il suo corso sulla psicologia della coscienza popolare era molto seguito e popolare. Grazie alla raccomandazione del suo mentore David C. McClelland viene chiamato da New York Times nel 1984 dove scrisse per  dodici anni su temi legati alla psicologia e alle scienze comportamentali.

 

Successivamente  divenne co-fondatore del Collaborative for Academic, Social, and Emotional Learning o lo Yale Child Studies Center, poi spostato presso l'Università dell'Illinois a Chicago. Essa ha come scopo quello di portare nel mondo programmi basati sull’evidenza dell’alfabetizzazione emotiva nelle scuole. 

 

Inoltre attualmente co-dirige il Consortium for Research on Emotional Intelligence in Organizations presso la Rutgers University che si occupa di promozione della ricerca sul ruolo dell’intelligenza emotiva nell’eccellenza, unendo le forze di studiosi e ricercatori di tutto il mondo.   

 

Intelligenza emotiva

Il costrutto di intelligenza emotiva che si contrappone all'analfabetismo emotivo è sicuramente quello che maggiormente viene associato a questo grande studioso. Già presente negli studi e dibattiti tra gli studiosi negli anni precedente, ma reso noto e articolato solo da Goleman nel 1995 nell’opera omonima “Emotional Intelligence: Why It Can Matter More Than IQ” 

 

Opera di grandissimo successo e una delle più vendute al mondo, è stata inserita dal New York Time tra i bestseller per circa un anno e mezzo. Tradotta in 40 lingue e stampata in più di 5.000.000 di copie nel mondo

 

I primi a definire il costrutto di Intelligenza Emotiva furono Peter Salovey e John D. Mayer come “La capacità di controllare i sentimenti ed emozioni proprie ed altrui, distinguere tra di esse e di utilizzare queste informazioni per guidare i propri pensieri e le proprie azioni”. Gli autori quindi identificano 3 aspetti fondamentali: la valutazione ed espressione delle emozioni, la loro regolazione e il loro utilizzo. 

 

Aspetti questi poi ripresi dallo studioso statunitense che la definisce come “la capacità di riconoscere i nostri sentimenti e quelli altrui, di motivare noi stessi, e di gestire positivamente le nostre emozioni, tanto interiormente quanto nelle relazioni sociali”.

 

Secondo Goleman quindi l’intelligenza emozionale racchiude in sé l’abilità di osservare conoscere e riconoscere le proprie emozioni e quindi l’autoconsapevolezza, la spinta motivazionale che determina l’agire anche in situazioni complesse, oltre a dimensioni maggiormente interessate al vivere sociale come la capacità empatica e le abilità sociali.
Questa forma di intelligenza determina il modo di vivere umano sia individuale che relazionale.  

 

Goleman oltre l’intelligenza emotiva

Oltre a questa sorprendente opera che molti erroneamente attribuiscono a Gardner, ideatore della Teroia delle intelligenze multiple, lo psicologo e scrittore statunitense è autore di molteplici altri importanti contributi per il mondo scientifico e psicologico

 

Egli infatti scrisse su tematiche come la creatività, l’apprendimento e il vivere sociale, la trasparenza, la meditazione.

 

Alcuni titoli noti sono:
•     1998: Working with Emotional Intelligence che vede l’applicazione della teoria dell’intelligenza emotiva ai contesti lavorativi, osservando come le abilità socio-emotive ricoprono anche negli ambienti di lavoro un ruolo fondamentale.
•    2001: Leadership primaria: liberare il potere dell'intelligenza emotiva 
•    2006: Social Intelligence: Beyond IQ, Beyond Emotional Intelligence in cui l’autore tratta il tema dell’intelligenza sociale, della sua importanza e di come svilupparla 
•    2019: The Emotionally Intelligent Leader che offre un sommario aggiornato sulla sua idea di leadership