Gli italiani e gli investimenti

Come investono gli italiani? Quali sono le differenze socio-culturali con l'estero, quali le nostre qualità e i nostri limiti quando si parla di trading

Gli italiani e gli investimenti

A cura di D.Franceschini di Corso-Trading.com, il primo Corso Forex Consapevole


Gli italiani e gli investimenti: le differenze con l’estero

Quando si affronta l’argomento trading, analizzando bene il mondo della finanza e degli investimenti, ci si accorge subito delle evidenti differenze culturali tra noi italiani e gli stranieri. Basta guardare l’approccio differente di alcuni progetti di trading nati all’estero e successivamente importati in Italia, che, avendo un punto di vista privilegiato, sanno valutare oggettivamente i punti di forza e i punti di debolezza riguardo ad una materia così cruciale per l’evoluzione sana e durevole di una nazione.

Vediamo una serie di evidenze empiriche che mettono in luce le differenze nel fare trading in Italia e all’estero.

 

Luoghi comuni degli italiani e la visione estera sulla ricchezza

Gli italiani, come gli altri popoli, hanno dei tratti distintivi: basta fare un viaggio o aver vissuto in un paese straniero o lavorare quotidianamente con persone provenienti da tutto il mondo per riconoscere chi siamo, quali sono le nostre qualità e quali i nostri limiti.

Uno di questi limiti è il rapporto con i soldi e la cultura finanziaria: arricchirsi è qualcosa che tutti cercano di fare, ma senza dirlo in giro. Il benessere finanziario sotto le Alpi è un tabù, persino per quelli che sostengono il contrario.

All’estero una persona ricca è “un soggetto da studiare ed emulare”; da noi spesso viene guardato con sospetto, come un truffatore o addirittura mafioso. Questi luoghi comuni rappresentano una delle più grosse cause dell’arretratezza del nostro paese. 

I corsi di formazione che trattano di investimenti, trading e denaro, siano essi di qualità molto alta o di bassissima lega, hanno una velocità e un’intensità di circolazione incredibilmente più lenta in Italia rispetto a quello che accade negli altri paesi.

All’estero le persone ricche scrivono libri e tengono seminari in giro per il mondo; da noi si nascondono per paura di essere derubate. Fu pubblicato qualche anno fa un dato sui milionari italiani ed è indicativo notare quanti di essi vivano nella più totale anonimità.

Facciamo un esempio pratico? Uno su tutti: il rapporto che hanno le persone che investono il loro denaro nel trading con i social media (in Italia quindi al 90% con Facebook). Anche in questo caso, tutti lo fanno, ma nessuno lo dice.

Trovando parenti, amici e colleghi iscritti, Facebook è la portineria più grossa d’Italia e per questo non è il caso di far sapere in giro che si fa trading o che si investono soldi in qualcosa. Potrebbero pensare sostanzialmente due cose:

1) Questo è uno che ha soldi da buttare, chiediamogli un prestito.

2) Questa è una persona alla deriva, sperpera denaro, stiamogli alla larga o, presto o tardi, ci chiederà un prestito.

Di sicuro, quindi, la prima caratteristica di un trader di successo è che ammette di esserlo e ci lavora.

Anche se probabilmente non ci crederete, sappiate che ammetterlo è spesso già la soluzione del problema.

 

L’influenza della cultura cattolica in Italia

A questo punto la domanda sorge spontanea: da dove proviene questa forma-mentis tutta italica di guardare al denaro?

L’italia, come si sa, è un paese con una profonda cultura cattolica, ed anche le persone che si professano atee, agnostiche o convertite ad altre religioni in età adulta, hanno nel subconscio un potentissimo strato di “cattolicesimo involontario”. 

Nonostante tutto il vangelo sia disseminato di parole di abbondanza che sembrano provenire da un libro americano di crescita personale*, è diffusa l’errata interpretazione che il denaro sia su tutti i fronti lo “sterco del diavolo”, quando in realtà Gesù rimprovera quei ricchi che nella loro vita pensano solo ad accumulare ricchezza.

Tutti i veri ricchi del mondo sanno e conoscono questa legge: i veri ricchi non tengono ferme le ricchezze, ma tornano poveri, re-investendole. Incessantemente.

 

Il mondo anglosassone

Oggi sono moltissime le persone che hanno incominciato finalmente a guadagnare stabilmente e che, però, hanno scelto di rimanere nell’anonimato e anche nelle loro testimonianze sui siti di corsi di trading o sui forum pregano di non indicare il loro nome e (soprattutto) cognome. Non si deve sapere in giro, siamo fatti così. Circostanza, questa, mai accaduta all’estero, anzi. Funziona al contrario. 

Stravagante ma esplicativo è constatare che nei paesi anglosassoni il trading e il golf vanno a braccetto: il trading e i risultati degli investimenti sono l’argomento principe degli incontri al Golf Club. Tutti sanno tutto.

Qui sta la differenza.

L’anglosassone ha nella sua cultura il rischio, e il concetto dei “soldi che fanno i soldi”. Secondo voi perché tutte le nuove start-up arrivano tutte dagli USA? Il motivo è lo stesso. Per una start up come Facebook, Google, Whatsapp che diventa un colosso, 98 finiscono bruciate.

Questo però ci dice che gli americani sono meno avversi al rischio di noi e vincono, e anche se subiscono forti crisi, capiscono il problema e ricominciano. Non è un’apologia della cultura americana, che come in tutto ha il buono e il cattivo. L’importante è saper prendere ciò che funziona e replicarlo, filtrando ove possibile gli effetti collaterali.

 

Consigli pratici

I limiti visti sopra agiscono a livello sub conscio ogni giorno contro di noi e, finché ne saremo schiavi, anche facendo investimenti su qualsiasi tipo di mercato, non c’è nessuna possibilità di essere profittevoli.

Prima di tutto è necessario far fare un passo indietro al nostro ego e lavorare, lavorare, lavorare. Come?

1. Ogni volta che vi accorgete che state incolpando o criticando una persona famosa o ricca, domandatevi se lo state facendo perché avete le prove e conoscete tutti i retroscena della vita di questa persona o se è solo per invidia. Se non riuscite a darvi una risposta non fa niente: osservatevi e siate presenti tutte le volte che vi capita di farlo. Valgono ovviamente anche i politici.

2. Ogni volta che tacete circa le vostre scelte finanziarie con qualcuno delle persone a voi vicine (non valgono i forum o le chat room dove si usano gli pseudonimi) siate vigili. Continuate a tacere se proprio non ce la fate, ma siate presenti a voi stessi e guardatevi mentre fate “l’italiano che gioca a nascondino”.

3. Ogni volta che fate una scelta di accumulo di ricchezza fine a se stessa, ancora una volta, guardatevi. Un’idea vi eccita, un progetto vi manda in visibilio ma avete paura di investirci i vostri averi e la vostra vita? Rimanete svegli mentre vedete la vita che vi scorre davanti paralizzati dalla paura. Non prendete decisioni avventate ma osservatevi, stop. Senza forzare. Analizzatevi tutte le volte che per paura di perdere il vostro gruzzoletto magari non date una mano a una persona che stimate che vi chiede un supporto finanziario. 

 

*Vedere Matteo 6;25 o Luca 19;26, per intenderci.