Esiste la conciliazione tra famiglia e lavoro?

La conciliazione famiglia e lavoro oggi si regge su una serie di servizi che sostituiscono la donna in una serie di faccende che le dovrebbero competere. Questo non è il desiderio di tutte le donne, oggi esistono delle nuove proposte promosse dall'assessore Tajani.

Esiste la conciliazione tra famiglia e lavoro?

Si parla tanto di conciliazione tra famiglia e lavoro, ma esiste veramente? Il problema sussiste principalmente per le donne, probabilmente perchè nonostante i numerosi tentativi la cura della famiglia è ancora tabù per gli uomini. Ad ogni modo la scelta ancora oggi si riduce a: o famiglia o lavoro.

 

"Come fa a fare tutto?"

Questo è il titolo di un film del 2011 incentrato su una donna che cercava disperatamente di destreggiarsi tra lavoro e famiglia, mentre i personaggi minori continuavano a chiedersi appunto: come fa a fare tutto? Io l'ho trovato un titolo ingannevole perchè la povera protagonista era schiacciata da quest'ambizione, ma in realtà fa una scelta tra famiglia e lavoro che sacrifica l'altra parte.

Questo è ciò che fanno le donne: sacrificano una parte delle loro ambizioni perchè non esiste conciliazione o meglio esiste una sola idea di conciliazione. I programmi promossi a favore della famiglia e della donna dalle varie agenzie offrono una serie di figure alternative alla madre "tradizionale": baby sitter, badanti, servizi di pulizia della casa e banche del tempo che si occupano di tutte le faccende che si sovrappongono all'orario lavorativo. E se le donne volessero altro? Il mercato del lavoro ad esempio non supporta tutta una serie di opportunità che le mamme, in rete e per la strada, continuano a richiedere (inascoltate) a gran voce, come il part time e il telelavoro.

 

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Il costo della conciliazione

Che la conciliazione tra famiglia e lavoro sia reale o falsa ha comunque un costo perché sia basa su una gestione quasi impossibile del tempo. Il tutto poggia sull'incastro sottile degli impegni che crolla per ogni intoppo che venga da un versante o dall'altro, come la febbre improvvisa o una riunione irrinunciabile. Questo continuo correre genera una serie di conseguenze negative: frustrazione, stress, inadeguatezza e tanti sensi di colpa. È facile comprendere i danni alla salute e al benessere psicofisico sia a breve, sia a lungo termine.

 

Una nuova proposta

Il tavolo di lavoro dell'assessore Cristina Tajani ha permesso l'incontro tra aziende, ricerca, sanità, politica e media sul tema della conciliazione e ha portato a 7 punti di riflessione per promuovere una vera conciliazione:

  1. cambiamento culturale a favore di una visione della donna manager
  2. riduzione del gap salariale
  3. valorizzazione delle differenze di genere
  4. welfare aziendale
  5. controlli sanitari per la gestione dello stress
  6. valorizzazione delle risorse femminili.

 

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Immagine | INTGene