Il bambino moderno e le sue sfide

Il 20 Novembre festeggiamo tutti i bambini con la Giornata Mondiale del Bambino. Cosa possiamo dire del bambino moderno e delle sue sfide?

Il bambino moderno e le sue sfide

Il 20 Novembre fu scelto nel 1954 dall’Assemblea Generale come Giornata Mondiale del Bambino in contemporanea con l’adozione della Dichiarazione dei diritti del Bambino. Nell’ottica dell’assemblea c’era il desiderio di rivedere anno dopo anno le iniziative prese dai vari stati membri in favore dell’infanzia.

Quali sono i diritti dei bambini odierni? Spesso oggi, in totale buona fede, ne viene dimenticato uno, soprattutto dai genitori: la possibilità di affrontare le proprie sfide.

 

I bambini, le sfide e i genitori

Il rapporto tra bambini e genitori oggi è profondamente diverso da quello delle generazioni basate. Da una relazione basata sull’ubbidienza e sulla cieca fiducia negli ordini impartiti dai genitori, oggi si preferisce ascoltare, discutere e far capire ai bambini (a volte anche pretendendo che afferrino concetti troppo complessi in tenera età) il perché di certe regole. Questa splendida relazione aperta ha però un lato oscuro perché si accompagna ad un controllo in realtà molto più rigido degli anni passati.

Tenendo presente che la società si è modificata e noi con essa, è vero che oggi i genitori, che pur sono lontani fisicamente per motivi lavorativi, si dimostrano molto presenti nella vita dei loro figli (cosa che consente di discutere con loro di molti aspetti della loro vita) controllandone di fatto ogni aspetto.

I genitori attraverso le Nuove Tecnologie e le figure che li sostituiscono sanno sempre cosa mangiano, cosa stanno facendo, se stanno piangendo, cosa indossano, e così via. Niente di male, direte voi; ma questo atteggiamento accompagnato alla tendenza al controllo assoluto può diventare eccessivo.

 

Bambini protetti e controllati

La lontananza durante il giorno si riversa nel genitore odierno che vuole proteggere suo figlio con questo atteggiamento di controllo di cosa fa e con l’assurda pretesa di poter evitargli qualunque problema.

Questo può portare a:

  1. Un cattivo rapporto con maestri, insegnanti, tate che non prenderanno mai le stesse decisioni del genitore essendo persone diverse;
  2. La sensazione di essere costantemente giudicati dall’esterno, perché se il bambino si ammala, fa i capricci, o peggio se si fa male è responsabilità di una cattiva educazione, di un mancato controllo di qualcosa.

I bambini da protetti possono giungere ad essere iperprotetti.

 

Le sfide dei bambini

Quali sono le conseguenze sulla crescita del bambino? Il genitore che non tollera di sbagliare o di vedere il proprio figlio che sta male non gli lascerà mai la possibilità di sperimentare il mondo progressivamente senza il suo filtro (perché starà sempre a controllarlo) e non gli permetterà di affrontare e anche perdere le sue sfide.

Ma evitando problemi, dolore e delusioni non si cresce un bambino felice, ma un adulto debole perché non saprà mai che una volta caduti ci si può sempre rialzare.

Cosa fare per la Giornata mondiale del Bambino nel 2016? Lasciate ai bambini le loro sfide, le loro sconfitte e le loro vittorie.



Bambini felici saranno adulti felici?