Genitori distratti: serve un’App per ricordarsi di avere dei figli?

I tristemente noti fatti di cronaca su genitori distratti che hanno dimenticato in auto i propri figli hanno ispirato la produzione di dispositivi elettronici per non dimenticare i bambini in macchina… Ma davvero si tratta di balck out che possono succedere a chiunque per un crudele scherzo della mente? Dovremmo aver bisogno della tecnologia anche per ricordarci di avere dei figli?

Genitori distratti: serve un’App per ricordarsi di avere dei figli?

Si arriva come ogni giorno al lavoro, si scende dall’auto e altrettanto meccanicamente ci si reca in ufficio dimenticando di aver lasciato il proprio figlio in macchina….

Dall’orrore all’errore ecco l’applicazione per genitori distratti: due aziende straniere hanno evidentemente ben pensato di sfruttare il clamore mediatico di queste tragedie cercando di lucrare sullo shock provocato in tanti genitori che, data la ridondanza della notizia, saranno magari stati indotti a pensare “e se succedesse a me”?

Ecco che allora sono pronti sul mercato due dispositivi (c’è anche quello per smartphone pensate!) che tentano di rassicurarvi: se distratti vi allontanate troppo del vostro bambino rischiando di “dimenticarlo” un segnale sonoro vi avviserà provvidenzialmente… Ma perché non il classico nodo al fazzoletto allora?

 

Il marketing dei genitori distratti

Scherzi a parte, non si sa se ridere o piangere, perché la trovata è paradossale e forse agghiacciante tanto quanto le tragedie sui genitori distratti che l’anno ispirata.

Avete presente quelle teorie sociologiche della comunicazione mass mediatica che evidenziano quanto le strategie di marketing siano brave a proporre prodotti facendo nascere nuovi bisogni prima inesistenti?

Solo che qui non si tratta del nuovo smatphone, ma di un’applicazione la cui promozione mira a far leva sulle motivazioni irrazionali, la paura, lo shock e l’orrore delle persone istigandole quasi a convincersi del fatto che se è capitato ad altri può capitare a “tutti” di essere genitori distratti. Tanto siamo “tutti un po’ stressati” no?

 

Essere genitori distratti è contagioso?

Una prima considerazione, i casi di genitori distratti che hanno fatto clamore dovrebbero essere tre in tutto; i numeri delle rapine commesse ogni giorno saranno a confronto infinitamente di più eppure nessuno di noi apprendendone la notizia teme di andare da un giorno all’altro a svaligiare una banca!

Si dice che la mente gioca brutti scherzi, che possano accadere disturbi temporanei della coscienza, fenomeni dissociativi e quant’altro possa farci andare temporaneamente in black out. Senz’altro.. ma la nostra mente non esiste isolata dal contesto, non siamo cellulari che immotivatamente si inceppano.

 

Genitori fra essere e avere

Che dire: forse nulla si può dire proprio delle mamme e dei papà diretti protagonisti di queste note vicende, perché nulla si sa delle loro storie individuali e sarebbe scorretto dispensare diagnosi e valutazioni di sorta.

Forse qualcosa si può dire del riverbero che tali notizie possono avere nel vasto pubblico, non tanto per la loro realtà di fatti, ma per come possono venir vissute e percepite da chi è magari genitore a propria volta e vive quotidianamente la sfida di conciliare maternità/paternità con vita lavorativa, vita di coppia , preoccupazioni economiche e quant’altro.

I figli non sono una proprietà e nemmeno un pacco postale, sono piuttosto un dono della vita che impone profonde trasformazioni identitarie come singoli individui e come coppia, raccogliere la sfida e lascarsi perturbare da questo, al di là delle difficoltà che comporta, fa prendere una nuova direzione alla propria esistenza, non solo al percorso da fare per andare la mattina al lavoro…

 

Le nuove tecnologie spengono la concentrazione?

 

Immagine | fotopedia.com