Innamorarsi a 60 anni: saggezza e fantasia dei senior in love

“Cerco un rapporto di coppia fatto di stima, sincerità, fiducia… una persona con cui costruire un futuro.” Un annuncio come tanti questo, la novità sta nell’età di chi scrive: 65 anni dichiarati. I senior in cerca d’amore si fanno sentire nelle rubriche di posta del cuore, o emergono dai siti internet di incontri dove sempre più over 65 si affacciano per cercare compagnia. Vivere una storia d’amore nella terza età non è più un tabù o un privilegio dei divi, ma un’esperienza sempre più diffusa. Cosa implica l’innamorarsi a 60 anni? Vediamolo insieme

Innamorarsi a 60 anni

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Due persone anziane che si tengono per mano o si baciano vi imbarazzano? Ormai forse non più. L’aspettativa di vita è raddoppiata in pochi decenni e se oggi più del 90% della popolazione “anziana” è in buono stato di salute, perché non innamorarsi a 60 anni anche? La terza età insomma, ma anche la quarta, sta riscoprendo l’amore e attualmente nelle residenze per anziani nascono storie d’amore complicate  dall’atmosfera da collegio.

 

Innamorarsi a 60 anni: i nuovi amori

Innamorarsi a 20 anni è diverso che innamorarsi a 60 anni? Fondamentalmente no: i sentimenti rimangono uguali, la felicità che un’emozione d’amore può dare, in termini sia cognitivi che fisiologici, è la stessa a qualunque età. A modificarsi semmai è il modo di esprimerla e forse anche il peso che si dà a certi eventi.

La differenza nell’innamorarsi a 60 anni è nello stato di consapevolezza, ossia un anziano che ha dietro di sé un vissuto importante spesso ha maggiore coscienza del valore della storia che sta vivendo e dell’opportunità che questa rappresenta. L’amore tra anziani ha una particolare intensità e la storia viene vissuta in modo più morbido, più attento.

Per lo più parliamo di vedovi/e o separati, a volte anche di persone che scoprono di non saper accettare la solitudine, ma sono sempre di più le storie che nascono perché si ha voglia di fare qualcosa insieme o perché, ormai liberi da impegni pressanti, si ha finalmente il tempo di guardarsi intorno.  

 

Innamorarsi a 60 anni: sesso e affettività

Quando si pensa ad una persona over 65, molto probabilmente un nonno/a, si tende a considerarla in una condizione sessualmente neutra, come quella di un neonato.

La fisicità ha in realtà ancora un suo ruolo importante, seppur con le inevitabili modificazioni fisiologiche che di solito rendono meno frequenti i rapporti sessuali veri e propri. Nella fisiologia dell’invecchiamento ci sono dati oggettivi come appunto la diminuzione della libido e, se per i maschi ci può essere un prolungamento dei tempi di latenza e la difficoltà ad avere più rapporti consecutivi, per le donne altri tipi di problemi possono concretizzarsi in rapporti dolorosi. Riguardo al perdurare dell’interesse per il sesso, nelle donne quest’ultimo è legato anche all’equilibrio ormonale: alcune possono contare su una maggiore presenza di ormoni androgeni e mantengono il desiderio sessuale durante e dopo la menopausa, mentre per altre il calo del desiderio è più marcato.

In generale possiamo pensare all’amore come ad un giardino in cui ci sono fiori diversi da coltivare secondo le stagioni, sta ad ogni coppia decidere insieme come esprimere la propria affettività, con ritmi e dimensioni giuste per quella specifica stagione della vita.

La sessualità è fatta anche o soprattutto di baci, carezze, sguardi, di desiderio di avere vicina quella particolare persona. La sessualità andrebbe quindi considerata una risorsa individuale, non vincolata da parametri prestabiliti: il corpo ha una sua saggezza, una sua ragione che va ascoltata. In questo modo anche nell’ultima stagione della vita la sessualità, non più vincolata da cadenze fisiologiche e sociali, può riscoprire una sua creatività individuale.

 

Immagine | Cedric Puisney