La fedeltà coniugale: dalla biologia alla morale

La fedeltà coniugale non è un concetto unico e/o univoco. Nel tempo le aspettative tra i coniugi sono cambiate al modificarsi del significato dell’istituzione del matrimonio. Anche le componenti sono tante, oltre ai bisogni sessuali sussistono elementi biologici e morali. Vediamo insieme quali sono le teorie più diffuse sulla fedeltà coniugale

La fedeltà coniugale: dalla biologia alla morale

La fedeltà coniugale è un compito impegnativo, spesso molto difficile, che rientra tra i doveri iscritti nel patto coniugale. Storicamente il matrimonio è stato spesso associato alle questioni di alleanze e di gestione economica tra due famiglie e la monogamia era il sigillo di questo patto. Oggi l’unione matrimoniale è espressione di una scelta d’amore che porta alla stipulazione di un patto di fiducia tra partner, ma in cui si mescolano tanti fattori di diversa natura.

 

La fedeltà coniugale nel patto d’amore

Una relazione d’amore può portare a diverse scelte di vita. Una di queste è il matrimonio, dove il rapporto interpersonale viene associato ad una serie di diritti e doveri civili. A livello relazione ciò che si viene a creare è un patto coniugale costituito da regole e vissuti condivisi tra i partner, sia a livello conscio, sia a livello inconscio. Il patto coniugale di basa sulla costruzione di una realtà condivisa (attività, esperienze, compiti, emozioni, ecc..), di un sistema di credenze (che influiscono sulle scelte e sul destino comune da intraprendere) e di futuro comune. Affinché sia a valido agli occhi dei partner, il patto coniugale deve essere consensuale e consapevole (almeno su certi aspetti). Non ultimo, i coniugi si impegnano a rispettare il patto stesso che implica il rispetto dell’esclusività del rapporto. Da ciò ne consegue un impegno continuo per comunicare in modo sincero e simmetrico e la possibilità di maturare in funzione della propria individualità e della coppia.

 

Elementi biologici della fedeltà coniugale

Parlando di elementi biologici in relazione alla fedeltà coniugale è possibile porsi il problema anche di come la vivano gli animali. Per la maggior parte delle specie la fedeltà non è contemplata per aumentare le probabilità di riproduzione e quindi fortificare la sopravvivenza della specie. Le specie monogame, lo sono però in senso assoluto, come tra i lupi o tra i pinguini imperatore. Il castoro è così fedele che il compagno è sterile, la femmina non diventa mai madre. Per quanto riguarda l’essere umano, alla base della monogamia ci sarebbe l’istinto di attaccamento che radica nell’individuo il bisogno di avere una figura di riferimento sempre presente cui aggrapparsi. Secondo Gérard Leleu, sessuologo francese, il "bisogno di sicurezza e di completamento [sfocia nel] sogno di un grande amore, l'amore che può condurre alla spiritualità, che a sua volta ispira la fedeltà".

 

Gli aspetti morali della fedeltà coniugale

Al capo opposto degli elementi biologici, ci sono da considerare tutti quegli aspetti sociali e culturali che incidono sulla fedeltà coniugale. Se prima marito e moglie rivestivano dei ruoli precisi che andavano aldilà della relazione amorosa, oggi è la qualità stessa della relazione e dell’intimità tra partner a creare un matrimonio felice. La nozione di fedeltà coniugale assume un significato più ampio che va oltre la fedeltà sessuale. A livello morale i coniugi non devono mai far mancare all’altro rispetto, sostegno, disponibilità, affetto e guarigione delle ferite.

 

Fonte immagine: bibendum84