Il Viaggio astrale: esperienza extracorporea?

Cos'è il viaggio astrale? Per qualcuno si tratta di un'esperienza extracorporea reale, ma quale spiegazione si può offrire agli scettici? Ecco alcuni fenomeni psicologici che spiegherebbero questo particolare vissuto personale.

Il Viaggio astrale: esperienza extracorporea?

Probabilmente è capitato almeno una volta nella vita di sognare di volare alto in cielo o di sentirsi cadere dal letto. Meno frequente, ma comunque non insolito, è l'esperienza del sogno lucido, anche terrificante.

Per qualcuno si tratta di sperimentare uno stato di coscienza alternativo, un viaggio astrale...e se per gli scettici ci fosse anche un'altra spiegazione?

 

Cos'è il viaggio astrale

Il viaggio astrale è anche chiamato esperienza extracorporea dalla forma inglese out of body experience. Per gli "amanti del genere" si tratta della possibilità di uscire dal proprio corpo e agire consapevolmente sotto forma di spirito in una realtà che viene esperita in modo diverso.

A seconda del proprio livello di evoluzione si può accedere alle dimensioni più impercettibili della realtà.

Per coloro che credono nel fenomeno questa spiegazione è più che sufficiente a dare un senso a esperienze e sensazioni davvero vissute. Non esistono prove concrete a carico del viaggio astrale quindi, per gli scettici cosa potrebbe spiegare il vissuto del viaggio astrale?

 

Viaggio astrale e sogno lucido

In psicologia c'è un fenomeno che può spiegare la sensazione di evadere dal proprio corpo durante il sonno pur mantenendo uno stato di consapevolezza.

La sensazione di percepire la realtà mentre si sogna si chiama sogno lucido e il fenomeno che si accompagna si chiama paralisi ipnagogica. Lo psicologo Brian Sharpless si è interessato a questo fenomeno troppo trascurato, caratterizzato per lo più da emozioni negative.

La paralisi ipnagogica si verifica al risveglio e si accompagna a sensazioni di terrore e ad allucinazioni: prima tra tutte il distacco dal corpo.

Viaggio astrale e paralisi ipnagogica si abbinano moltissimo e possono essere esperite da persone perfettamente sane, sebbene la stessa paralisi sia più frequente tra coloro che soffrono di disturbi psicologici come, ad esempio, gli attacchi di panico.

 

La depersonalizzazione

Il secondo fenomeno psicologico associabile al viaggio astrale è la depersonalizzazione. Si tratta di un insieme di sintomi che possono essere presenti in alcune patologie, ma quando sono ricorrenti si parla di disturbo da depersonalizzazione/derealizzazione.

I sintomi di cui sopra sono detti "dissociativi"; ciò non deve farci pensare subito ad un attacco psicotico.

La depersonalizzazione fa riferimento al senso di estraneità rispetto al proprio corpo, come se si fosse inglobati all'interno di un'armatura o di una maschera.

A differenza del viaggio astrale però la depersonalizzazione può colpire durante la veglia e coinvolge anche la sfera cognitiva ed emotiva: il soggetto pensa a se stesso in terza persona e non prova emozioni verso delle azioni che vede lontane da sé.

 

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