Il training autogeno nello sport

Il training autogeno è una pratica ideata negli anni 30 per favorire un intenso stato di rilassamento e una maggiore consapevolezza di sè e del proprio corpo. Questa tecnica è molto usata nello sport sia durante l'allenamento, sia nei momenti di recupero; i benefici coinvolgono mente e corpo.

Il training autogeno nello sport

Il training autogeno è una tecnica di rilassamento che coinvolge mente e corpo. Si tratta di una combinazione di esercizi che hanno avuto una larga applicazione ad ambiti molto diversi. Anche nello sport è possibile utilizzare il training autogeno come momento preparatorio all'attivazione muscolare che favorisce la concentrazione dello sportivo sullo sforzo che si appresta a compiere.

 

Cos'è il training autogeno

Il training autogeno fu sviluppato negli anni 30 dal Dottor Johannes Heinrich Schultz, un medico psicoterapeuta, il cui obiettivo era cercare di raggiungere lo stato di rilassamento pari a quello generato dall'ipnosi in modo autonomo. Questa tecnica utilizza una serie di esercizi che, ripetuti nel tempo, inducono modificazioni fisiologiche e psicologiche. Il soggetto diventa padrone delle proprie reazioni e invece di subirle diventa in grado di governare emozioni e impulsi. Secondo Schultz attraverso il training autogeno è possibile ottenere i seguenti risultati: distensione, autoregolazione delle funzioni corporee involontarie, riposo, gestione del dolore, autodeterminazione, ecc. Gli esercizi si dividono in esercizi fondamentali (esercizi della pesantezza ed esercizio del calore) e complementari (esercizio del cuore, del respiro, del plesso solare, ecc.).

 

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I benefici nello sport

Il training autogeno è molto utilizzato nello sport sia in fase di preparazione dell'atleta (che spesso si concentra solo sul corpo), ma anche in fase riabilitativa, riducendo i tempi di recupero. La tecnica si è rivelata efficace soprattutto nell'aumento della concentrazione dello sportivo e nella coordinazione tra mente e corpo attraverso il controllo volontario dello sforzo fisico. Spesso gli atleti non colgono immediatamente i benefici di una preparazione "mentale", ma l'adozione del training autogeno porta ad incremento della conoscenza del proprio potenziale e di come utilizzarlo, favorendo quindi delle migliori prestazioni ed un incremento dell'autostima. I possibili benefici coinvolgono mente e corpo: controllo del tono muscolare, maggiore scioltezza nell'esecuzione dei movimenti, autodeterminazione, gestione dell'ansia preagonistica, rinforzo della motivazione.

 

Lo sport e lo stress

Un altro ambito di intervento su cui è possibile ottenere dei buoni risultati con questi esercizi è la gestione dello stress. Il training autogeno agisce in modo costante e graduale nel controllo delle emozioni annientando lo stress, fenomeno che spesso colpisce gli sportivi professionisti. La tensione di una gara, unita allo sforzo fisico dell'allenamento e quello che incombe, possono diventare un vero ostacolo per lo sportivo. Lo stress viene alleggerito sia in modo diretto, grazie ad un aumento della concentrazione, sia in modo indiretto andando ad agire sui correlati fisici: respirazione, metabolismo, circolazione del sangue e tensione muscolare.

 

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Immagine | Joybot