La pedagogia psicosomatica e la totalità dell'individuo

Da pazienti ad esseri in divenire. Da passivo ad attivo.
Le possibilità di crescere come individui formati e soddifatti di se stessi. Vediamo cos'è e cosa tratta la pedagogia psicosomatica

La pedagogia psicosomatica e la totalità dell'individuo

Nel mare magnum della questione del benessere, della serenità, spesso persa e ri-acquisita a caro prezzo con terapie o percorsi personali fortunati, si pongono le questioni riguardanti le scuole di pensiero e di orientamento: La classica, allopatica, di stampo positivista, quella medico-scientifica quantitativa positivista, quella omeopatica, quella olistica che può comprendere la successiva, le medicine orientali.

Ora però, riportiamo il focus su chi chiede aiuto: l’individuo. Per troppo tempo si è dato più peso alle parcellizzazioni dovute alle specializzazioni che all’essenza individuale nella sua totalità.

Per quanto una certa importante parte della psicologia se ne sia occupata, il cordone terapeuta – paziente spesso è un freno se non un’ancora ben piantata nel terreno che impedisce la crescita dell’assistito. Uso la parola assistito perché assisto i processi di crescita anche se a volte dolorosi e impegnativi anche di “pazienti” (dal latino patior, uno che soffre o che sopporta) difficili per i discendenti di Ippocrate.

Ridare la responsabilità all'individuo di “star bene” come scelta consapevole, che sia in malattia o in salute è una questione pedagogica, fondamentale di formazione dell'individuo, del suo carattere. Quindi colui che patisce passivamente, anche se molto intensamente, non viene considerato come individuo completo ma come “paziente”: colui che patisce, patisce e patirà… fino a quando guarirà o morirà.

Sembra quasi che dipenda dalla sua fibra, come si diceva nei film di Totò: “Ha da passà a nuttata…” ignorandone la natura della fibra, l'indole e il suo carattere.

Cure palliative o supporto psicologico però, non sono la stessa cosa di assistere attivamente l’assistito a superare crisi e a crescere. Formare, insegnare, addestrare a sentirsi, a usarsi come bio-feedback, a sentire i propri mutamenti, elementi di un sapere antico, esoterico, a volte sterile usato solo come materiale di studio, sono la radice dell'umano divenire.

Le radici sono profonde ed indissolubilmente legate al codice culturale e genetico dell’Uomo. A onor del vero, dobbiamo molto a Jung e a suoi discepoli, poiché nel suo testamento morale ci sono le chiavi ancestrali dell'essere in divenire ed in cambiamento, cosa non proclamata a tambur battente, come è stato per la ricerca psicologica, ma sussurrata e prudente, come quella di un saggio maestro, per pochi intenditori, coloro che sanno riconoscersi nello sguardo del Maestro.

La sperimentazione e l’auto-sperimentazione, ben documentata e rivelata solo in epoca contemporanea, stabilisce quella linea di non ritorno di una pedagogia rivolta ad una formazione dell'individuo maturo, una formazione che non può essere accademica ma del tutto personale, come la storia e il suo dipanarsi di ogni individuo.

Come concepirsi, o incubarsi, in una trasformazione personale tipica delle crisalidi se in una società di setaioli come la nostra sei così vulnerabile e fragile? Il Maestro è sempre stato il riferimento, colui che divulga e si intrattiene anche pubblicamente su questioni morali, etiche, del pensiero dotto o di filosofia, ma che nel suo gabinetto di lettura e riflessione riceve il discente e ne ha una cura con un rapporto del tutto personale, scevro dalla mondanità, cattura l’essenza della questione e dipana le possibilità autopoietiche del suo assistito. Personalmente credo non debba essere un guru, ma laico e libero da pregiudizi.

Ma veniamo al punto: perché una Pedagogia psicosomatica è importante? La trovo addirittura necessaria, poiché la società ti impone di conoscere tutti i tuoi obblighi, le materie scolastiche, ad essere un buon cittadino, ma non ti insegna come essere felice, realizzato, un individuo formato e soddisfatto di te stesso.

La base di attacco può essere di matrice psicologica o somatica, comunque, nella completezza dell'individuo è psico-somatica e significa riunire ciò che le discipline degli ultimi tre secoli hanno diviso. Costruire nuovi strumenti dedicati, metodologie adeguate, materiali idonei ad imparare a viversi e portarsi è responsabilizzare gli individui e premessa per creare una società più sana.

“Cos’è che ti fa star bene? Che ti succede quando stai male? Se facciamo così ti passa il mal di testa? Respiri meglio?” non è un’intervista clinica, ma la prima lezione di scuola-guida di se stessi con il proprio inconfondibile stile, l’impronta di apprendimento individuale.

 

Che cos'è e a cosa serve la psicosomatica