Isteria: una patologia fraintesa

L'isteria è la patologia che ha dato un contributo fondamentale alla nascita della psicanalisi. si tratta di una patologia fraintesa perchè l'idea quotidiana è ben lontana dalla malattia reale che prevede una serie di sintomi fisici anche molto gravi. Queste manifestazioni somatiche sono solo una valvola di sfogo con cui convertire le nostre emozioni in qualcosa di più semplice da espellere.

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L'isteria è la più classica delle nevrosi o meglio la patologia il cui studio approfondito ha portato alla nascita e allo sviluppo della psicanalisi da parte di Sigmund Freud. Comprendere correttamente le caratteristiche dell'isteria ha un duplice vantaggio: da una parte crea un cornice che permette di comprendere meglio come sia nata questa importante teoria e dall'altra uscire dalla visione quotidiana (un po' parziale e un po' errata) dell'isterica che è sempre donna e fuori di testa.

 

Isteria, tra definizioni scientifiche e senso comune

Quando si parla di isteria, quotidianamente si pensa sempre a delle donne che perdono la bussola e urlano e strillano senza controllo. In termini medici l'isteria è una nevrosi caratterizzata da forme incontrollate di sintomi somatici che esprimono conflitti interiori di natura emotiva. La conversione da psichico a somatico è incontrollata, non è tale la natura del gesto. Nel DSM IV il termine isteria è stato sostituito; oggi si parla si disturbo di conversione, termine che mette in luce la natura profonda della patologia ed elimina il legame con il termine greco ustera (Utero) che la relegava a patologia esclusivamente o prettamente femminile.

 

I sintomi dell'isteria

La diagnosi di isteria prevede la presenza di sintomi neurologici che non hanno una base o una spiegazione fisica e vengono ricondotti a dei fattori psicologici. Ovviamente si può risalire alla conversione qualora sia possibile trovare un'associazione tra la causa del sintomo neurologico e i fattori psicologici. I sintomi più frequenti associati a questo disturbo sono la cecità, il mutismo e la paralisi, ad essi se ne associano molti altri:

Sintomi sensitivi: anestesie e parestesie agli arti e problemi a tutti gli organi di senso (sordità, visione a cannocchiale, ecc.) sebbene le vie sensitive siano integre.

Sintomi motori: disfunzioni a carico dell'apparato motorio che producono movimenti abnormi, debolezza, tic, sobbalzi. Spesso si osserva un'andatura tipica (chiamata astasia-abasia) vacillante e accompagnata da movimenti a scatti. Un'altra possibilità è la paralisi parziale o totale degli arti con riflessi presenti e normali.

Sintomi epilettici.

La belle indifference: questo sintomo fa riferimento alla strana e inapprorpriata indifferenza del paziente rispetto ai propri sintomi, anche in presenza di un grave handicap.

 

Isteria: la spiegazione di Freud

La mancanza di una causa fisica ad un sintomo fisico causò l'errata convinzione che l'isterico finga. Freud fu il primo a sottolineare che il sintomo è solo una valvola di sfogo per la tensione generata da una trauma di natura emotiva. Il trauma ha sempre un'origine sessuale, nel senso che l'inconscio governato dal principio del piacere porta il paziente a scontrarsi con dei desideri sopiti e difficili da accettare. Oggi i tabù sessuali sono ridimensionati e anche la frequenza dei casi di isteria si è ridotta; ciò potrebbe indicare la forte influenza della cultura su ciò che possa essere 'convertito' perché non adeguato.

 

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