Stress da rientro: quando il malessere è trendy

Imperversano e prolificano su siti web e blog di ogni genere allarmi e dettagli su quello che sembra il malessere del momento, un vero e proprio flagello che inesorabilmente si abbatterebbe sulle vite degli italiani rei di essersi concessi qualche giorno di vacanza: lo stress da rientro! Non per voler negare le difficoltà insite nel riabituarsi alla routine quotidiana, ma attenzione a non farne una malattia ad uso e consumo dei media

Stress da rientro: quando il malessere è trendy

Basta dare un’occhiata in rete per accorgersi della rilevanza acquisita da questo “malessere” per le innumerevoli notizie ed articoli che ne parlano (addirittura il tg1!). Lo stress da rientro sembra una vera a propria epidemia assimilabile più ad una sorta di “malattia contagiosa” che ad un disagio emotivo.

 

Lo stress da rientro: un segnale da cogliere

Può senz’altro accadere che riprendere i consueti ritmi di vita e di lavoro al termine del periodo estivo possa creare alcune difficoltà iniziali ad adattarsi e a riabituarsi alla consueta routine.

Questo accade tanto più quanto si è abituati ad uno stile di vita regolare e monotono o si è frequentemente esposti a forti carichi di fatica fisica o mentale.

Tuttavia il cosìddetto stress da rientro non è né un obbligo né una sorta di malattia da cui “curarsi”, piuttosto un segnale di cui è possibile cogliere anche valenze positive.

 

Stress da rientro: non tutto è stress

Il termine stress è oggi continuamente usato e abusato tanto che sembra scontato utilizzarlo per definire ogni situazione di difficoltà. Molto dipende, in realtà, dalla capacità di attingere alle proprie risorse personali e sociali per fronteggiare efficacemente gli eventi, non solo ed esclusivamente dagli eventi in sé stessi.

Lo stress da rientro non designa tout court una situazione – quella del rientro dalle vacanze – oggettivamente negativa, piuttosto il nostro modo di percepirla in relazione alle nostre possibilità ed esigenze.

 

Stress da rientro: imparare ad ascoltarsi

Molto dipende anche dalla capacità di utilizzare la pausa estiva come uno spazio di reale rigenerazione fisica e mentale: se non per tutti questo è possibile è anche vero che molto spesso si è faticato a interrompere la frenesia del quotidiano sostituendola con altri ritmi, altrettanto frenetici, in vacanza.

Se ci si trova in una simile condizione con attività come la meditazione o il Training Autogeno è possibile intraprendere un percorso che accompagni il nuovo anno riconnettendoci alla nostra unità mente-corpo e ai nostri reali bisogni e desideri.

 

Stress da rientro o magari un nuovo inizio?

Se riprendere le consuete attività non è fonte di maggiore slancio ed entusiasmo di quando le abbiamo lasciate può anche indicare che sia giunto il momento di un cambiamento; a distanza di tempo si è maggiormente in grado di valutare con distacco la propria situazione, può darsi che lo stress da rientro si riveli, quindi, un’occasione preziosa e feconda per far riemergere desideri sopiti, sogni nel cassetto o nuove aspirazioniquesto è il vero post vacanze, altro che mancanza di energie!

 

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Immagine | epSos.de