L’Educazione Razionale Emotiva

L’Educazione Razionale Emotiva è una metodologia pedagogica di stampo cognitivo-comportamentale che trova larga applicazione per l’età evolutiva sia in ambito scolastico che nel sostegno alla genitorialità. Si tratta di insegnare quello che è definito l’ABC delle emozioni e cioè che è l’attribuzione di significato che diamo agli eventi a determinare la tipologia e l’intensità della tonalità affettiva con cui li viviamo. Le emozioni, in altre parole, possono essere gestite ed utilizzate efficacemente per comprendere sé stessi e gli altri.

L’Educazione Razionale Emotiva

L’Educazione Razionale Emotiva è una metodologia pedagogica ad orientamento cognitivo-comportamentale derivata dalla Terapia Comportamentale Razionale Emotiva (REBT) coniata da Albert Ellis negli anni ‘50. Entrambe condividono la stessa teoria delle emozioni quali reazioni individuali determinate non dagli eventi in sé, ma dall’attribuzione di significato che diamo ad essi. Lavorare sulle credenze, atteggiamenti e valutazioni che utilizziamo automaticamente per dare una connotazione a quanto ci accade consente di smorzare, modificare o rendere più consapevoli e gestibili i vissuti emotivi ad essi associati per utilizzarli come preziosa fonte di informazione e orientamento alle scelte.

 

L’Educazione Razionale Emotiva e la REBT

Diversamente dalla REBT, da cui deriva, l’Educazione Razionale Emotiva non si propone finalità terapeutiche ma essenzialmente didattiche e pedagogiche trovando impiego in ambito scolastico o in interventi di sostegno alla genitorialità essendo una metodologia primariamente pensata e rivolta all’età evolutiva (bambini e adolescenti). Ma non bisogna lasciarsi ingannare dal nome: l’Educazione Razionale Emotiva non nega né sminuisce l’importanza delle emozioni: lungi dal propugnare il primato della ragione sul sentimento, propone, al contrario, metodologie didattiche e educative che promuovano nei giovani una gestione consapevole e “intelligente” della propria vita emozionale proprio per usarla come base per orientarsi nel pensiero e nella motivazione.

 

L’ABC delle emozioni

Ma su quali presupposti si basa in pratica l’Educazione Razionale Emotiva? Si tratta, nel vero senso della parola, di insegnare quello che viene definito l’ABC delle emozioni. Secondo l’approccio cognitivo-comportamentale, infatti, l’emozione (C) è solo l’ultimo anello di una catena di tre fattori fondamentali di cui l’evento accaduto (A) rappresenta solo l’inizio. Fra l’evento accaduto (A) e la risposta emotiva (C) interviene sempre un fattore intermedio (B) che è l’attribuzione di significato che soggettivamente diamo all’evento. E’ da questa, e non dall’evento in sé, che deriverebbe la risposta emotiva, la qualità e l’intensità dell’emozione provata e di conseguenza la capacità o meno di riconoscerla e gestirla efficacemente.

 

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L’Intelligenza Emotiva

La competenza emozionale che l’Educazione Razionale Emotiva mira a sviluppare è quella che Daniel Goleman ha identificato come Intelligenza Emotiva: ristrutturando i propri pensieri e attribuzioni (come  tendenze alla catastrofizzazione o alla svalutazione di sé) è possibile vivere diversamente ciò che ci accade dipingendo gli eventi secondo tonalità affettive gestibili, che sia possibile riconoscere in sé stessi e negli altri, su cui si sia capaci di formulare un pensiero ed utilizzarle in modi funzionali ad orientarsi nelle circostanze e nelle relazioni con sé stessi e con gli altri.


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