Il jet lag sociale

Il jet lag sociale include lo scombussolamento tipico dei grandi viaggi in aereo senza aver effettiavamente viaggiato. La causa è un ridotto riposo dovuto ai ritmi frenetici di vita. Il riposo e il sonno non sono opzioni, ma necessità per evitare numerosi problemi, primo tra tutti l'obesità.

Il jet lag sociale

Il fenomeno del jet lag è ben noto a vacanzieri e non e si tratta di disturbi, perlopiù insonnia e concentrazione, dovuti ad un lungo volo in aereo verso mete dal fuso orario diverso. Questo tipo di scombussolamento si può vincere con un po' di riposo, ma ai nostri giorni si affaccia un nuovo disturbo, il jet lag sociale: una perdita di sonno e di riposo causata principalmente dal lavoro.

 

Cos'è il jet lag sociale?

La vita moderna è caratterizzata da ritmi assai frenetici ai quali non sappiamo dire di no e così, per rincorrere i nostri impegni, siamo costretti a fare delle scelte che solo apparentemente ci aiutano. Questa è la conclusione di Till Roenneberg, autore della ricerca sul jet lag sociale, anche definibile come una discrepanza tra l'orologio biologico e i ritmi interni e quelli imposti dalla società che il nostro organismo subisce. Fare le ore piccole per lavorare, costringersi ad assumere sostanze come la caffeina che aiutino nell'attivazione dell'organismo sono piccoli riti che conoscete? Attenzione a non chiedere troppo al vostro corpo!

 

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Quali le conseguenze?

Data la descrizione del fenomeno è abbastanza semplice intuire che le conseguenze di un jet lag sociale prolungato sono tutt'altro che piacevoli, ma fino a che punto? La ricerca di Roenneberg, riportata su Current Biology, segnala in modo particolare il rischio di obesità. Sfidare continuamente i ritmi circadiani restando svegli quando abbiamo bisogno di dormire e riposare porta inevitabilmente a mangiare fuori pasto (improvvisi cali di zuccheri o semplicemente un modo per restare svegli); poiché poi la causa scatenante è la mancanza di tempo dovuta a un grande numero di attività, è facile intuire che ci si accontenti di cibo spazzatura. Ciò si può tradurre in problemi metabolici di lunga durata e, secondo lo studio, in obesità.

 

Che fare?

Cosa fare per evitare il rischio di un jet lag sociale? Bella domanda che però non ha una facile risposta perché non dipende interamente dall'individuo o meglio: si impongono una serie di scelte difficili. Il consiglio si potrebbe ridurre in "tutto non si può fare, rinuncia a qualcosa e riposa". Il ragionamento ha senso di per sé, ma è poco adatto ai dettami sociali. Eppure occorre prendere delle decisioni rispetto al proprio stile di vita; si stima che il 30% della popolazione soffre di un jet lag sociale di un paio di ore e il 70% di una.

La soluzione secondo gli esperti è dunque semplice: ascoltare il proprio corpo e concedergli il riposo che merita quando ne sente il bisogno per evitare infarti, ictus, depressione, diabete e obesità, tutti malanni che sono in forte crescita.