Cosa nasconde la mania della pulizia del corpo

L’igiene e la pulizia del corpo rappresentano senz’altro elementi essenziali per la cura di sé e la prevenzione di infezioni e malattie. Se però tutto questo diventa una mania, un’ossessione, siamo di fronte ad un malessere psicologico che può causare grande sofferenza.

Cosa nasconde la mania della pulizia del corpo

La mania della pulizia del corpo è qualcosa che potremmo aver riscontrato in amici, parenti o conoscenti. Persone più o meno “fissate” con la pulizia e l’igiene che possono far irritare o sorridere coloro che le osservano dall’esterno.

L’ossessione per la pulizia del corpo però ha poco a che fare con le concrete necessità fisiche di igiene personale: questi comportamenti compulsivi e ripetitivi nascondono un malessere psicologico di cui non sempre la persona si rende conto e che sta tuttavia causando, con questi “sintomi”, seri danni e forti impedimenti alla sua vita lavorativa, sociale e di relazione.

 

Mania pulizia del corpo: di cosa si tratta

Quella che, nel senso comune, viene definita come una “mania” per la pulizia del corpo identifica, più propriamente, un comportamento sintomatologico di carattere ansioso tipico di un disturbo ossessivo compulsivo che si estrinseca, appunto, in una serie di comportamenti compulsivi e pensieri ossessivi che possono arrivare a controllare letteralmente la persona al di là di qualunque ragionevolezza.

Che cosa significa questo? Significa che chi vive un disturbo di questo tipo, si sente vincolato a prestare ascolto a tutta una serie di preoccupazioni e ruminazioni mentali riguardanti igiene e pulizia (pensieri ossessivi) e costretto a mettere in atto ripetuti comportamenti di detersione e igienizzazione nonostante - come spesso accade quando il disturbo è di carattere nevrotico - la persona stessa possa rendersi conto dell’irragionevolezza di quanto sta facendo (compulsioni).

Perché questi pensieri e questi comportamenti non possono essere semplicemente evitati o interrotti una volta constatata la loro irrazionalità?

Perché in questo caso la persona sperimenterebbe l’insorgere di un forte e ingravescente vissuto ansioso che potrebbe raggiungere proporzioni tali da sfiorare o sfociare in un vero e proprio stato di panico.

 

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Mania e pulizia del corpo: danni e svantaggi

La mania della pulizia del corpo, quando si identifica appunto con un chiaro disturbo psicologico, comporta diversi danni e svantaggi alla persona.

Da un lato ci sono tutti quegli inconvenienti fisici che conseguono a un'eccessiva e inutile detersione, ad esempio della pelle e delle mucose (deterioramento della strato lipidico, desquamazioni ecc.).

Dall’altro possono verificarsi tutta una serie di limitazioni nella vita lavorativa, sociale e di relazione a causa del tempo dedicato giornalmente a questi rituali di pulizia e al disagio che questi creano nelle interazioni con gli altri (non potersi sedere al ristorante senza aver pulito la sedia o essersi lavati ripetutamente le mani ecc.).

Potremmo dire che queste persone, prigioniere delle proprie manie, pagano la loro tranquillità psicologica a un caro prezzo vincolati come sono a preoccuparsi ogni istante della propria igiene e a provvedervi ripetutamente più volte nel corso di qualunque attività quotidiana.

Un disturbo ansioso di questo tipo ha però anche dei vantaggi in termini psicologici inconsci. Come avviene in modo simile anche nelle fobie, infatti, la persona canalizza le proprie ansie interne verso un oggetto esterno, spostandole in questo caso sulla pulizia del corpo che, come tale, risulta più facile da controllare e arginare.

È un meccanismo psicologico del tutto involontario e inconscio, che allontana a tal punto la persona dalla consapevolezza dei propri stati interni dal farle credere che i suoi problemi risiedano “realmente” nella pulizia del corpo o nel disturbo che tali comportamenti le creano, senza sospettare che il problema risieda all’interno della propria vita emotiva invece che all’esterno.

 

Mania e pulizia del corpo: le terapie

Che fare dunque? Va specificato che un disagio di questo tipo può coprire l’intero spettro della psicopatologia: da un’area nevrotica ad un area borderline o addirittura psicotica.

Nel primo caso, la persona vive almeno in parte come egodistonica la propria mania per la pulizia del corpo: sebbene non possa (e magari non voglia) farne a meno, riscontra tutta una serie di svantaggi associati a tali comportamenti ed è in grado di rendersi conto dell’irragionevolezza del proprio comportamento (anche se potrebbe non essere disposta ad ammetterlo).

Nel secondo caso siamo invece in presenza di un disturbo di maggiore serietà: sebbene i comportamenti sintomatici siano analoghi (anche se probabilmente più pervasivi), la persona li vive come integrati e coerenti col proprio modo di vivere non cogliendone a pieno l’irragionevolezza e i danni ad essi associati.

In entrambi i casi più essere utile intraprendere un percorso di psicoterapia (e eventualmente, specie per i casi più seri, una terapia farmacologica) che consenta alla persona sia di alleviare ed eliminare questa mania, sia – affinché il miglioramento sintomatico sia stabile e duraturo – di comprendere le reali origini propria ansia e raggiungere un migliore benessere psicologico ed emozionale.


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