Comportamentismo e raccolta differenziata

Di recente del sud Italia è stato introdotto un esperimento per incentivare i cittadini alla raccolta differenziata: ecoisole di raccolta differenziata che “pagano” i rifiuti riciclati con sconti e buon spesa. Una proposta che cerca, col comportamentismo, di incrementare comportamenti ecologici sfruttando uno dei più semplici meccanismi di apprendimento in psicologia ma che forse in questo caso così semplice non è…

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Martina Franca, piccolo comune pugliese, agosto 2012: al via le così dette ecoisole, punti destinati alla raccolta differenziata presso i quali i cittadini possono portare materiali riciclabil come carta, plastica o alluminio; la quota di rifiuti “verdi” consegnata viene corrisposta in punti validi per ottenere sconti sulla spesa in supermercati e punti vendita convenzionati.  Vediamo meglio allora il legame fra comportamentismo e raccolta differenziata.

 

Comportamentismo e raccolta differenziata: il condizionamento operante

Quella di Martina Franca per la raccolta differenziata è una vera e propria iniziativa basata sul modello del comportamentismo e in particolare sul condizionamento operante di Thorndike e Skinner che analizza il rapporto tra il comportamento e le sue conseguenze nell'ambiente: tra le varie risposte date alla medesima situazione, quelle accompagnate o seguite da soddisfazioni per il soggetto, si fisseranno e tenderanno a ripetersi con maggiore probabilità, mentre le altre saranno soppresse. Il paradigma del condizionamento operante contempla infatti  tutte quelle risposte comportamentali rafforzate o indebolite dalle conseguenze che producono sull’ambiente (rinforzi), compresa a quanto pare la raccolta differenziata e i vantaggi che ne deriverebbero in questo caso sulla spesa.

 

Comportamentismo e raccolta differenziata: motivazioni complesse

Ma davvero è necessario incentivare economicamente i cittadini alla raccolta differenziata senza poter far appello ad un loro genuino senso di responsabilità ambientale? Teorie più complesse del comportamentismo, come quelle socio cognitive in psicologia sociale, evidenziano in realtà quanto siano complesse e multi determinate le motivazioni che sostengono o meno comportamenti civici e altruistici nelle persone. Spesso tali comportamenti, come quelli “verdi” per la raccolta differenziata, sono sostenuti da basi non razionali e inconsapevoli: si compra bio per affermare un proprio senso di identità personale, si ricicla o si fa un piccolo sacrificio per il bene del pianeta se si ha la percezione che questo vada ad alimentare il proprio senso di autoefficacia, cioè che il proprio comportamento sia realmente utile ad incidere su qualcosa.

 

Comportamentismo e raccolta differenziata e sfiducia nelle istituzioni

In un’epoca dove prevalgono sfiducia e diffidenza nelle istituzioni compresa la reale utilità della raccolta differenziata, troppo spesso adombrata dai media, forse l’incentivo economico, per quanto apparentemente comportamentista possa sembrare, funziona perché la ricompensa ottenuta, qualunque essa sia, dà prova della reale utilità del proprio comportamento e del proprio potere a mettere in atto pratiche dai risvolti positivi.

 

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