La fobia sociale: cause psicologiche

La fobia sociale rientra nei disturbi d'ansia e si caratterizza per la comparsa di sintomi fobici al pensiero di trovarsi alle prese con una situazione sociale. La ricerca sulla fobia sociale e le sue cause ha messo in luce il ruolo di fattori psicologici, sociali, biologici, ecc. In ambito psicologico le opinioni sono varie e diverse, vediamo le ipotesi comportamentiste e cognitiviste

La fobia sociale: cause psicologiche

La fobia sociale è uno dei tanti disturbi d’ansia caratterizzata dalla comparsa di sintomi fobici all’idea di trovarsi in una situazione sociale.

La paura quindi scatta quando si è osservati o si pensa di essere osservati da una o più persone, per cui anche una semplice chiacchierata può diventare un supplizio.

Il fobico non viene riconosciuto come tale, ma spesso diventano anche oggetto di valutazioni poco positive: non di rado viene giudicato debole, pazzo o stupido. La paura danneggia quindi l’immagine pubblica di una persona, ma purtroppo poche sono le certezze circa la fobia sociale e le sue cause.

Diverse teorie hanno cercato di definire le cause della fobia sociale districandosi tra varie fonti (psicologiche, genetiche, sociali e biologiche), vediamo alcune ipotesi costruite all’interno dell’approccio comportamentista e cognitivista.

 

Il condizionamento

Molti studi sostengono che traumi infantili o esperienze negative possano essere alla base della fobia sociale a causa di un processo di condizionamento diretto.

Due aspetti devono essere sottolineati: il primo è che non è automatico che una persona ansiosa sviluppi una fobia a seguito di un trauma. Il secondo aspetto è che non è necessario che si viva una sola esperienza altamente traumatica, anche una serie di piccoli eventi possono aprire la strada alla paura sociale.

Secondo Albert Bandura, un altro possibile meccanismo coinvolto è l’apprendimento osservativo, per il quale anche l’osservazione di un altro individuo colpito dall’evento traumatico, è sufficiente per innescare la fobia sociale.

 

Che legame c'è tra perfezionismo e fobia sociale?

 

L’inibizione comportamentale

L’inibizione comportamentale è una caratteristica che si associa alla timidezza e al disagio e che può essere osservata nei bambini fin dalla più tenera età. Jerome Kagan, professore ad Harvard, ha studiato questo comportamento in un campione di bimbi dai 4 ai 31 mesi.

I risultati delle sue ricerche hanno messo in luce una predisposizione all’inibizione che a quest’età può essere spiegata con una disfunzione biologica che rende alcuni soggetti più a rischio perché impedisce di comportarsi in maniera funzionale nelle situazioni sociali.

Grazie all’analisi dell’elettroencefalogramma, Kagan ha osservato che questi bambini presentavano una maggiore attivazione della corteccia frontale destra deputata alla regolazione della paura e delle emozioni negative in generale.

 

I modello cognitivista

Il modello cognitivista considera la fobia sociale e le sue cause una diretta conseguenza di schemi di valutazione della realtà. Si tratta di schemi che favoriscono visioni distorte del mondo in base alle quali si stabiliscono dei comportamenti.

I fobici generalmente presentano sopravvalutazione negativa del proprio comportamento, paura del giudizio, sensazione di perdere il controllo e di essere sempre osservati dagli altri.


Guarire dalla fobia sociale si può


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