Binge drinking e nuovi stili di consumo di alcol in adolescenza

Il consumo di alcol in adolescenza è in aumento da alcuni anni a ritmi allarmanti. Si stima che in molti casi il primo contatto con le bevande alcoliche avvenga anche in età molto precoce fin dai 10-11 anni. Per tanto l’alcol è diventato parte integrante dei nuovi stili di consumo fra gli adolescenti fino a fenomeni come il binge drinking, ovvero delle vere e proprie “abbuffate alcoliche” che avvengono soprattutto nel weekend quando si è in discoteca o in compagnia degli amici.

Binge drinking e nuovi stili di consumo di alcol in adolescenza

Il primo a definire il fenomeno del binge drinking fu Wechsler nel 1992, in riferimento al consumo di 5 o più bevande alcoliche in un arco di tempo relativamente breve al fine dell’immediata “ubriacatura” e perdita di controllo. Fenomeno pericolosamente in voga e in ascesa fra gli adolescenti là dove, in locali discoteche, cocktail e shot vengono serviti in modalità visivamente e gustativamente sempre più accattivanti. Tale fenomeno avrebbe luogo 2 o 3 volte al mese con frequenza maggiore nei ragazzi rispetto alle ragazze (D'alessio, M.,  Baiocco, R., Laghi, F., 2006, The problem of binge drinking among Italian university students, Addictive behaviors, - cat.inist.fr).

 

Binge drinking in adolescenza

Al di là del tipo di sostanza alcolica ingerita, le strategie comportamentali messe in atto con il binge drinking sono essenzialmente finalizzate all’ubriacatura ovvero alla perdita di controllo, fenomeno, questo, che in adolescenza può assumere ulteriori valenze e significazioni in relazione a stili di coping e di adattamento esternalizzanti. In particolare le ragazze che ricorrono al binge drinking lo farebbero soprattutto per fuggire da stati depressivi e di solitudine, considerando l’alcol come una sorta di rimedio da stati d’animo negativi. I ragazzi invece si aspetterebbero dall’ ubriacatura del binge drinking soprattutto un mezzo per divertirsi, star bene con gli altri e integrarsi socialmente (D'alessio, M.,  Baiocco, R., Laghi, F., 2008, I giovani e l'alcol, Il fenomeno del binge drinking, Caroccifaber).

 

Binge drinking e gruppo dei pari in adolescenza

Nel binge drinking, come in altre forme di comportamento a rischio in adolescenza, il gruppo dei pari può svolgere un ruolo ambivalente poiché le sue norme “sociali”, buone o cattive che siano, offrono al ragazzo o alla ragazza modelli identitari cui uniformarsi per ottenere un confortante senso identitario e di appartenenza. Per tanto gli amici possono svolgere sia una funzione protettiva che di inziazione al binge drinking a seconda del tipo di frequentazioni in cui l’adolescente è inserito, del contesto sociale e familiare di appartenenza oltre che delle sue caratteristiche individuali.

 

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Binge drinking e temporalità in adolescenza

L’alcol quindi, al pari delle droghe leggere, offre all’adolescente con un ancora fragile e frammentato senso di identità, una modalità “immediata” e apparentemente “a costo zero” di sperimentare sollievo, disinibizione e benessere allontanandolo da problemi, insicurezze e sentimenti di inadeguatezza personali. Data la grande facilità con la quale oggi i ragazzi possono ricorrere al consumo di bevande alcoliche si rende evidente l’importanza di programmi di prevenzione precoci che mirino a intervenire sia su atteggiamenti e aspettative associate al bere che sulla dimensione temporale e progettuale di sé stessi e della propria vita spesso appiattita negli adolescenti binge drinker (Laghi, F., Binge Drinking e prospettiva temporale in adolescenza, Ricerche di Psicologia, 4/2008).

 

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