Pensiero verticale e intelligenza

La logica e la razionalità organizzano il pensiero verticale, utilizzato nel quotidiano per prendere decisioni e risolvere problemi ordinari.

Pensiero verticale e intelligenza

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Il pensiero è un atto della mente di natura complessa che comporta la creazione di contenuti mentali. È quella capacità che permette di agire nel mondo, originando emozioni e comportamenti, guida le scelte, i processi decisionali e i nostri atteggiamenti.

 

Il pensiero, tuttavia, può servirsi di differenti modalità e strutture che portano a identificare almeno due forme di pensiero secondo Edward de Bono: il pensiero verticale e il pensiero laterale.


 

Come è organizzato il pensiero verticale

Secondo Edward de Bono il pensiero verticale è quello che segue la razionalità e la logica. È quella forma di pensiero che siamo portati, specialmente in alcune realtà sociali, ad attivare in modo automatico e quasi inconsapevolmente.

 

Di fronte a una situazione o problema, quello che accade è la ricerca di una soluzione che segua i principi della logica, un processo sequenziale che prosegue cercando relazioni di causa effetto ed eliminando le possibilità che esulano dalla logica e dal principio razionale. 

 

Il pensiero verticale per sua natura procede passo dopo passo, agendo secondo strade magari già conosciute, quelle più ovvie o “logiche”, non esplorando altre opportunità, strategie o soluzioni, cosa invece fondamentale nel pensiero laterale.  È una forma di pensiero matematico, razionale, tradizionale, analitico e sequenziale che dà sicurezza e tranquillità perché è noto e spesso percorre strategie ovvie, abituali e di cui si conosce l’esito.

 

Anche nei processi di brainstorming la creatività e fattibilità sono messi in relazione secondo il pensiero convergente e divergente

 

Pensiero verticale: pro e contro

Il pensiero verticale è una forma di pensiero estremamente importante nell’agire quotidiano. È infatti quel modo di vedere e affrontare le cose che ci permette di arrivare a delle soluzioni o di compiere dei gesti nelle cose che conosciamo e caratterizzano il nostro vivere. 

 

È, per esempio, quella forma di pensiero che ci permette di amministrare le nostre spese, di svolgere il proprio lavoro nelle cose di tutti i giorni, nello scegliere una strada piuttosto che un’altra: questi sono esempi assolutamente banali e riduttivi del pensiero verticale ma sono emblematici come fondamento di come prendiamo una decisione, o agire derivano da un principio logico e matematico che esclude le alternative non funzionali tenendo, quelle più “adeguate”.

 

È quindi un porto sicuro, una forma di “lettura” della realtà molto standard e conosciuta che garantisce il più delle volte successo con anche un minimo sforzo. La sicurezza deriva dal fatto che si conoscono le logiche e i principi e si devono solamente ripercorrerle.

 

Tuttavia, seppur fondamentale non è sempre il più funzionale. Il pensiero verticale, infatti, esclude possibilità importanti poiché limita la creatività, l’intuizione, l’ingegno, spesso unica via per giungere a soluzioni funzionali e procedere nella conoscenza e nei processi. 

 

Se ci pensiamo bene è la fuoriuscita da una logica razionale e sequenziale che porta a nuove scoperte e invenzioni. Il pensiero laterale, al contrario, apre alla novità e spesso favorisce la soluzione di problemi per cui quello verticale è limitato.

 

Pensiero verticale e pensiero laterale a confronto

Le due forme di pensiero devono coesistere ed essere alimentate e messe in campo in modo complementare. Laddove la razionalità sia limitata entra in gioco la creatività che necessità poi di razionalità per la definizione delle cose.

 

In un confronto tra queste due forme di pensiero si può stabilire che:


Il Pensiero verticale:
•    ha sede nell’emisfero sinistro;
•    segue i principi analitici, razionali e logici;
•    non accetta la casualità;
•    si basa su rapporti di causa-effetto;
•    predilige scelte ovvie e probabili;
•    nega o limita alcuni percorsi e strade.


Il Pensiero laterale:
•    ha sede nell’emisfero destro;
•    fonda su creatività, immaginazione e intuizione e “stormo di idee”,
•    lascia aperti molti vie e percorsi
•    non si cela dietro a logiche e probabilità ma accetta la casualità 
•    procede in diverse strade, percorre e ripercorre, torna indietro, aggiunge, e toglie….crea!