Il pensiero positivo tra new-age e scoperte scientifiche

Il pensiero positivo, concetto al confine fra filosofia e spiritualità, è ritenuto la possibile chiave del successo personale e oggetto di numerose pubblicazioni divulgative che ne esaltano prodigi e poteri nel riprogrammare i pensieri e liberare energie mentali. Emozioni positive e immaginazione sono sempre più spesso oggetto di studio anche della psicologia, attenzione però a non banalizzare i concetti di salute e benessere: la vita non è un reclame.

Il pensiero positivo tra new-age e scoperte scientifiche

Il concetto di pensiero positivo fa prevalentemente riferimento a correnti non solo psicologiche ma soprattutto filosofiche e spirituali accostandosi spesso e volentieri a una certa parte della spiritualità new age, quella maggiormente divulgativa, che ritiene il pensiero una facoltà della mente che può essere riprogrammata per influenzare e condizionare in positivo le nostre energie e il raggiungimento dei nostri obiettivi all’interno di una riconnessione “olistica” col mondo che ci circonda.

 

Pensiero positivo e Positive Psychology

La corrente della Positive Psychology americana si è di recente incentrata sul ruolo delle emozioni positive nel benessere psicologico e sulle caratteristiche di personalità associate a tale stato spingendo la psicologia ad occuparsi anche di salute e non solo di malattia. In senso psicologico tuttavia il pensiero positivo non andrebbe inteso né come rifugio nel mondo della fantasia, né come negazione o rifiuto di stati emotivi di sofferenza, confusione o disagio. In tal senso il pensiero positivo non è semplicemente frutto di una “riprogrammazione” dei contenuti mentali, ma la possibilità di elaborare ragionamenti e strategie di adattamento soddisfacenti e efficaci derivanti anche dalla capacità di gestire le emozioni – comprese quelle negative! - e utilizzarle come base per il pensiero e la motivazione.

 

Pensiero positivo e successo

Un recente studio pubblicato su sul Journal of Experimental Social Psychology avrebbe evidenziato come il pensiero positivo, invece che incentivare al successo,  potrebbe privare di quella tensione utile e necessaria agli sforzi per raggiungere l’obiettivo. Da dire che in questo studio gli obiettivi proposti ai soggetti (studentesse) erano abbastanza fini a sé stessi (indossare un paio di scarpe col tacco molto alla moda ad esempio) e più simili a sogni a occhi aperti, poco idonei, quindi, ad attivare energie progettuali, dinamiche motivazionali elevate o strategie di problemo solving o decision making complesse.

 

Pensiero positivo e tecniche di rilassamento

Di tutt’altra natura sono gli approcci psicologici che utilizzano tecniche di rilassamento, fantasie guidate e rappresentazioni immaginative per migliorare il benessere e le prestazioni. È quello che fonda molta parte della pratica del coaching sportivo di diversi atleti - come Federica Pellegrini - noti per utilizzare il Training Autogeno o altri metodi affini allo scopo di combattere l’ansia della gara, aumentare concentrazione, motivazione e orientamento all'obiettivo. Pensare positivo quindi si può, a patto di non adagiarsi a sognare a occhi aperti, ma sforzandosi di utilizzare le risorse più creative della mente per individuare nuovi e più efficaci percorsi di crescita e realizzazione personale. Questo, anche pensando positivo, comporta senz’altro impegno e fatica ma anche molta soddisfazione.

 

Fonte immagine: *Polly*