I pensieri caldi: cosa sono e come gestirli

Cosa sono i pensieri caldi? Si tratta di quei pensieri automatici che insorgono in situazioni critiche e di stress che generalmente non ci aiutano a trovare soluzioni ai nostri problemi, ma creano una nuova trappola

I pensieri caldi: cosa sono e come gestirli

Lo stress è uno dei grandi protagonisti della nostra vita psicologica contemporanea.

Lungi dall'essere un evento negativo e inutile, spesso è l'impossibilità di gestirlo a creare degli effetti negativi sulla nostra salute psicofisica.

Uno degli elementi che più ci ingabbiamo in un circolo vizioso sono i pensieri caldi: infatti lo stress è un fenomeno multifattoriale in cui rientrano elementi comportamentali, cognitivi ed emotivi.

A livello cognitivo quando qualcosa di importante ci accade "scattano" i pensieri caldi: pensieri automatici che vanno a permeare la nostra interpretazione dell'evento e anche la nostra possibilità di reagire ad esso.

 

Come riconosco i pensieri caldi

I pensieri caldi quindi sono quelli che invadono la nostra mente quando qualcosa di importante ci accade e danno una direzione alla valutazione dell'evento, delle nostre risorse per gestirlo e anche della sua evoluzione.

Data la loro natura automatica spesso non ci accorgiamo del momento in cui nascono in noi e finiamo per subirli.

Perché preoccuparsi dei pensieri caldi? Perché quando presentano alcune caratteristiche ci bloccano nella situazione stressante e ci impediscono di trovare delle soluzioni.

Come riconosco i pensieri caldi che bloccano? Ci sono 3 indizi importanti; pensiamo ad una persona che esce tardi di casa per andare al lavoro e osserviamoli da vicino:

  1. sono assoluti: si tratta di pensieri che hanno una validità generale, assoluta sulla vita della persona (es. "ecco sono sempre in ritardo, mai una volta che uscissi in orario");
  2. Riguardano l'individuo e non l'evento (es. "sono una frana, non sono capace neanche di gestire il mio tempo")
  3. Sono catastrofici: il pensiero caldo si associa spesso al catastrofismo, cioè si tende a immaginare una concatenazione tragica di eventi (es. sono in ritardo, il capo è sempre nervoso e vedrai che se dovrà

fare dei tagli sarò ad essere licenziata).

 

Gestire i pensieri caldi

Se avete pensato "che esagerazione!" siete sulla buona strada: quando gli altri ci raccontano i loro pensieri caldi generalmente pensiamo che stiano esagerando, ma quando siamo noi a pensarli li riteniamo delle verità assolute e non li mettiamo in discussione.

Ed è proprio questa la chiave per gestire il pensiero caldo e migliorare la gestione dello stress: riconoscerli e metterli in discussione.

La prossima volta che vi capiterà di riconoscere in voi pensieri di questo tipo cercate di trovare prove a sostegno del contrario. Come? Fatevi delle domande cercando episodi concreti come risposta. Ecco quelle relative all'esempio precedente:

  1. Quand'è che sono stata in orario nell'ultima settimana?
  2. Quando qualcuno si è complimentato del modo in cui gestisco le situazioni?
  3. Ma davvero 5 minuti di ritardi si trasformano in un ritardo ingestibile al lavoro? È già successo a me o ai miei colleghi?

 

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