Team experience: mettersi in gioco a 360 gradi

Team experience, un’espressione che già da sola basta a esprimere il senso del team building, perché racchiude l'insegnamento più importante che può fornirci questa tipologia di formazione aziendale: immergersi totalmente in un'esperienza capace di farci superare i nostri limiti e di arricchire la nostra crescita personale e professionale. Vediamo insieme cosa si intende per team experience

Team experience: mettersi in gioco a 360 gradi

Team experience. Non una piccola parte, un tassello che, insieme ad altri, definisce il più ampio concetto di team building, ma un'espressione che, in qualche modo, racchiude in sé le tante e diverse forme di esperienza di cui il team building si compone: vera e propria avventura per la crescita personale e professionale di ognuno, e in cui i partecipanti si immergono a 360 gradi, indipendentemente dalla soluzione di team building proposta e al di là della riluttanza o meno a cimentarsi in una certa attività.

 

Team experience: i benefici della crescita personale e professionale

L’esperienza legata al team building, infatti, impone anche ai più riottosi di lasciarsi andare e di mettersi così alla prova, mentre ai più entusiasti, forse, questa stessa esperienza mostrerà tutti i limiti del volerla considerare solo ed esclusivamente al pari di un gioco, oppure una parentesi piacevole prima del ritorno vero e proprio al lavoro. Eppure non si tratta di una semplice replica, solo con esercizi e prove più divertenti, del solito tran tran lavorativo, ma dell'occasione unica di sentirsi veramente parte di un gruppo. Forse perché con il team experience si riflette molto di più su questo importante valore, solitamente dato per scontato (o non valorizzato a sufficienza) sul posto di lavoro. I partecipanti si sentono così molto più stupiti di certe dinamiche, di certi modi di stringere le relazioni e di intendersi con i colleghi, più di quanto non accada nel contesto più usuale e, bisogna dirlo, anche più ingessato e meno spontaneo della vita d’ufficio. In qualche modo, cioè, cambia la prospettiva, e senza che neanche ci si accorga veramente di questo. È dunque lo stupore, insieme alla fantasia delle iniziative adottate da soli o in gruppo, a fare la differenza. Quello stesso stupore che compare all’improvviso quando ci si accorge di aver superato a un tratto i propri limiti. Ecco, allora, in cosa consiste la piccola magia del team building.

 

Fonte immagine: michaelcardus