Formazione esperienziale

La formazione esperienziale come occasione di crescita personale attraverso gli “ingredienti” del divertimento, della sfida (innanzitutto verso se stessi) e dell’imprevedibilità: vediamo insieme come imparare e migliorarci mettendo in gioco noi stessi e le nostre potenzialità creative

Formazione esperienziale

Una strada che non si può assolutamente non percorrere per la propria crescita personale e professionale è data dalla formazione esperienziale.

Cosa s’intende per formazione esperienziale? Sicuramente un coinvolgimento a 360 gradi dell’individuo.

D’altra parte se ne parla proprio in termini di approccio olistico, intendendo con questo il carattere globale e multidisciplinare che spazia dal coinvolgimento emotivo fino a quello più strettamente fisico, cui va ad aggiungersi anche il livello di imprevedibilità che la formazione esperienziale necessariamente prevede.

 

Formazione esperienziale: da dove iniziare

Cimentarsi in attività creative, per esempio, già rappresenta di per sé un caso di formazione esperienziale. Qui il partecipante mette in gioco tutto se stesso.

Se si immagina il caso del teatro, infatti, la cosa è facilmente comprensibile: a meno che non se ne abbia già esperienza, ciascun individuo chiamato a salire su un palco subito si sentirà messo in imbarazzo, e questo proprio per via della situazione nuova che non mette affatto a proprio agio.

Che fare in questi casi? Il bello della formazione esperienziale sta dunque nel fronteggiare situazioni come queste attingendo dal patrimonio di risorse che ciascuno si porta dentro e di cui, molto spesso, neanche ha la consapevolezza di possedere interiormente.

In breve significa dare spazio alla creatività, nel senso di stupire innanzitutto se stessi con soluzioni e propositi che appaiono del tutto nuovi, inusuali e, per questa ragione, completamente originali rispetto al classico modo di pensare e agire nella quotidianità.

Altro aspetto importante è poi quello legato alla possibilità di immergersi completamente in ciò che si fa, calandosi pienamente nell’attività pratica del momento e, a partire da questa condizione, riuscire ad osservare attentamente non solo se stessi ma anche il comportamento degli altri.

In questo senso un esempio di formazione esperienziale è proprio il Samurai Lab, la cui filosofia di base consiste nel “trasferire” il codice dei samurai, e quindi anche la loro preparazione psicologica e fisica alla battaglia, nell’ambito del contesto aziendale per perseguire risultati e obiettivi.