Ecco come si conversa e si collabora via Twitter

Twitter è il più famoso servizio di microblogging i cui usi si stanno sempre più diffondendo. Si tratta di una comunicazione a una via o è possibile conversare e collaborare via Twitter? Vediamo cosa dice la psicologia della comunicazione che vede nel Retweet la chiave di comprensione.

Ecco come si conversa e si collabora via Twitter

Twitter nasce nell'Ottobre del 2006 come servizio di microblogging; la caratteristica è che ogni messaggio non può superare i 140 caratteri (ciò lo ha reso ottimale per il mobile) e che gli utenti possono seguire chi desiderano senza chiedere il permesso.

La bacheca personale è quindi un lungo elenco di messaggi in ordine cronologico; a prima vista si tratta un ambiente molto veloce, apparentemente confuso, in cui sembra difficile poter conversare, ma grazie ad alcuni accorgimenti è possibile intravedere delle conversazioni e forme di collaborazione via Twitter.

 

Quali meccanismi conversazionali?

Come spesso accade per gli artefatti che nascono su Internet le occasioni nascono dalle regole imposte dai programmatori, ma vengono sviluppate dagli utenti in base alle reali necessità. Susan Herring e Courtenay Honeycutt hanno studiato la comunicazione via Twitter e in un intervento alla Forty-Second Hawai’i International Conference on System Sciences hanno descritto due meccanismi chiave che permettono di oltrepassare il rumore: addressivity (indirizzabilità) e coerenza.

L'addressivity è la capacità di poter indirizzare ad un utente specifico il proprio Tweet, in modo particolare grazie all'uso della @. In un ambiente confuso tale possibilità diventa fondamentale perché copre le funzioni di gestione dei turni conversazionali che in contesti offline svolge lo sguardo.

La coerenza tematica, quindi la ripresa di un topic e il suo svolgimento, è l'altro elementi che permette agli utenti di non smarrirsi e ritrovarsi agevolmente. Da queste considerazioni nasce un'altra esigenza di approfondimento: l'uso di @ e del meccanismo del retweet.

 

Una chiocciola mai ferma

Nello stesso intervento, Herring e Honeycutt elencano una serie di utilizzi della @ su twitter, trovati attraverso un'analisi del contenuto. Le funzioni svolte sono:

  • addressivity: indirizzamento del tweet ad un utente specifico
  • riferimento: il messaggio è un commento ad un utente specifico pur non essendo indirizzato a lui
  • emoticon: la @ diventa parte di un messaggio emotivo
  • e-mail: messaggio che contiene un'e-mail
  • @ come segnale di localizzazione
  • @ come preposizione
  • altro.

 

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Il retweet

Se l'uso di @ facilita l'andamento della conversazione il retweet è sicuramente uno strumento utile alla collaborazione anche tra diversi utenti

Ecco allora la serie di finalità con cui si "retwetta", stilate da Boyd Danah, Scott Golder e Gilad Lotan:

  • per commentare il tweet di qualcuno aggiungendo del contenuto
  • per mettersi in risalto come follower
  • per dichiararsi pubblicamente d'accordo con qualcuno
  • per convalidare il pensiero di un altro utente
  • per amicizia
  • per aquisire nuovi follower
  • per riconoscere i post meno visibili
  • per archiviare tweet interessanti
  • per ampliare l'audience di un messaggio.

 

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