I talenti nascosti

Un articolo un pochino irriverente che vuole mettere in evidenza come pur nascendo con talenti innati tendiamo ad uniformarci agli altri.

Forse sarò strambo io.

Ogni giorno vedo cose strane, ai miei occhi.
Ogni giorno vedo professionisti a contatto con il pubblico non essere capaci di stare a contatto con il pubblico.
Ogni giorno vedo lavoratori lamentarsi di tutto e non essere pronti a fare mezzo sacrificio per non lamentarsi più.
Ogni giorno vedo persone fare progetti e porre obiettivi senza cercare di diventare le persone capace di ottenere quegli obiettivi.
Ogni giorno vedo leader non capaci di guidare un gruppo.
Ogni giorno vedo imprenditori non essere in grado di capire il mercato.

Viviamo in un sistema vecchio

Ogni giorno continuo a vedere gente intenta a modificare equilibri, gente intervenire su sistemi con la pretesa che le sue parti accettino il cambiamento senza opporre nessuna resistenza. Paradossalmente questa gente, che non sa nulla di sistemi e di meccanismi di un team, fa parte a sua volta di sistemi che non cambieranno mai.
Come può però un sistema essere così refrattario ai cambiamenti e contemporaneamente essere formato da persone poco attente a ciò che fanno e a ciò che dicono, con il risultato di provocare meccanismi a dir poco disastrosi?
Sistemi che vorrebbero che tu ti uniformassi al comportamento comune e allo stesso tempo che tu diventassi  migliore degli altri.
Perchè ognuno deve essere migliore del suo collega, del suo vicino, del suo amico e, come un equilibrista, deve riuscire a non essere troppo migliore e scusate la scorbutica sintassi, altrimenti si potrebbe creare troppo distacco e si rischierebbe di diventare diversi, strambi.
Ha perfettamente ragione Seth Godin quando ci dice che siamo tutti strambi. Nasciamo tutti completamente diversi, con caratteristiche, peculiarità, doti che ad un certo punto dobbiamo nascondere, limare per essere un po' più uguali agli altri, un po' meno strambi.
Questo ci insegna la società, questo ci insegnano a scuola. Testa bassa, entra puntuale, timbra il cartellino, non rompere i coglioni e vivrai in eterno con uno stipendio sicuro e mediamente decente.
Come te, mediamente decente o, per meglio dire, mediocre.
Eppure non eri così o, per meglio dire, non sei così.
Vediamo continuamente davanti ai nostri occhi persone che spiccano, che fanno un passo in più, che riescono a far la differenza e, palesemente, sono persone che hanno scelto di non uniformarsi, che hanno avuto il coraggio di restare strambi.

Come mai allora pochi hanno il coraggio di farlo? 

Per due motivi. 
Il primo è che essere diversi è più difficile rispetto ad essere uguali. Significa che se sei mediocre puoi entrare al lavoro ed aspettare che qualcuno ti dica ciò che devi fare...semplice semplice. Non hai responsabilità e se sbagli è successo perchè altri ti hanno portato a farlo.
Il secondo è che gli uguali daranno sempre addosso al diverso. Lo criticheranno, lo derideranno, lo combatteranno. Per invidia, per ignoranza, perchè se fra tanti uno spicca, quell'uno mette in evidenza la mediocrità dei tanti.
Chi vuole essere strambo deve necessariamente accettare queste due condizioni, per tanto tempo. Fino a quando lo strambo cocciuto, convinto di ciò che sta facendo, diventa un fenomeno, diventa un leader, un vincente.

In quanti però riescono a tener duro per così tanto tempo?

Molti chiederanno se vale la pena.
L'unica cosa che poso suggerirvi è che il mercato di oggi sta prendendo una piega, sempre di più vengono richieste due figure professionali:
Gli scarsi e i fenomeni.
La maggior parte di noi ha imparato ad essere mediocre, conseguenza di un mondo industrializzato dove la capacità di un'azienda è dettata dalla velocità di una macchina e non dalla bravura di chi sta dietro a quella macchina. A quale scopo allora ricercare gente in gamba quando è possibile avere gente scarsina che pretende poco e, cosa molto interessante, può essere facilmente rimpiazzabile?
Questo sistema ha funzionato fino a quando non ci siamo messi in concorrenza con il resto del mondo. Resto del mondo che costa meno di noi.

OK, mi dirai, ma noi facciamo la qualità che gli altri non fanno!!

Cazzate!!!!!!!!!!
O meglio, vero fino a qualche tempo fa. Negli anni passati siamo andati in giro per il mondo ad insegnare agli altri come si doveva fare e sapete cosa è successo? E' successo che gli altri lo hanno fatto. A costi minori.
Così oggi vediamo clienti arrivare dal fornitore con due prodotti identici e dire:
"Questo è il tuo prodotto e mi costa 10, questo lo fanno in oriente, è identico al tuo, con le stesse prestazione e costa 5! Come la risolviamo?"
Come è possibile uscire da questa situazione? Mi auguro che prima o poi tutti gli imprenditori capiscano che l'unico modo è quello di investire sui talenti.
Investire sulle persone e sulle loro qualità, sulle diversità, sull'unicità.
La tendenza sarà quella di non lasciare più spazio alla mediocrità quindi o bassa manovalanza o fenomeni.
Per quale motivo qualcuno dovrebbe pagarti?
I motivi possono essere tre:

-Fai un lavoro di cacca, per molte ore, generalmente molto faticoso o comunque alienante;
-Fai un lavoro che pochi sono disposti a fare per uno o più motivi (viaggiare di continuo, lavorare di notte, stare un mese di seguito isolato si di una piattaforma in mezzo all'oceano)
-Usi la testa, fai la differenza, ti prendi delle responsabilità.

Naturalmente non cambiano solamente le condizioni di lavoro ma anche gli stipendi.

Ora la fatidica domanda: 

DOVE VUOI COLLOCARTI TE?

e soprattutto:

SEI DISPOSTO A DIVENTARE LA PERSONA CAPACE DI COLLOCARTI DOVE VUOI TE?

Se la tua risposta a questa seconda domanda è no facciamo una cosa...amici come prima ma non venire più in questo sito perchè sarebbe solamente tempo perso e sono sicuro che il tuo tempo è estremamente prezioso.
Se la tua risposta è si sei il benvenuto. Io sarò ben lieto di fornirti tutti gli strumenti a me noti per farti crescere professionalmente, per far di te un professionista capace di vincere questa sfida.

E come insegna Sebastiano Zanolli:

Si riparte ogni giorno. E questo è un giorno buono per ripartire ed osare. Qualsiasi cosa tu abbia in mente, in bocca al lupo.