Crescere un bambino sicuro di sé, su cosa concentrarsi

In 5 passi un percorso per aiutare i figli a crescere più sicuri delle loro capacità e con una buona autostima.

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I bambini di oggi sono gli adulti de futuro. È importante quindi lavorare per crescere un bambino sicuro di sé, capace di affrontare le difficoltà e le diverse circostanze della vita. 

 

 

L'autostima nell'infanzia

Investire e lavorare giorno dopo giorno sull’autostima dei più piccoli è quindi importante per crescere bambini felici e sicuri. L’autostima va di pari passo con la resilienza, la sicurezza, il senso di autoefficacia e la consapevolezza di sé.

 

Diverse sono le tecniche e le strategie per sviluppare l’autostima dei bambini.

 

Primo passo. Aiutare il bambino a vivere le proprie emozioni

Un passo per crescere bimbi felici è quello di aiutarli a sviluppare una buona consapevolezza emotiva. Questo vuol dire in famiglia dare un nome alle emozioni, riconoscerle e dare a esse un valore. Questo permette di conoscerle e di imparare strategie nel tempo per gestirle in modo efficace e funzionale. 

 

 

Tutte le emozioni, sia positive che negative non vanno soppresse o, viceversa esasperate, ma regolate e vissute per quello che sono. Il bambino deve sentirsi libero di esprimere quello che prova, ma l’adulto deve supportarlo nel capire come non farsi sovrastare dal proprio vissuto. Questo è un gioco da fare passo dopo passo, giorno dopo giorno con pazienza, in cui rabbia, gioia, paura, sorpresa, frustrazione, tristezza si alterneranno con una loro importanza e valenza.

 

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Secondo passo. Rinforzare i successi 

Altro grande punto fermo è il rinforzare i comportamenti funzionali, ovvero quelli utili che portano ad un risultato efficace e positivo. Il rinforzo permette al bambino di accrescere la propria consapevolezza rispetto a quello che sa fare, ai piccoli traguardi raggiunti e agli step fatti, riconoscendo a se stesso abilità e capacità. 

 

Rinforzare i successi ha effetti sul senso di autoefficacia e sull’autostima. È molto più funzionale rinforzare un comportamento positivo, desiderato, efficace, rispetto a punire o sottolineare le cose che non funzionano.

 

Terzo passo. Rileggere gli errori come sfide

E se si sbaglia? Si ha un’opportunità per crescere e migliorare. Troppo spesso, anzi direi sempre, l’errore viene presentato come qualcosa di sbagliato, da cui assolutamente allontanarsi e stare all’erta. Sbagliate significa non essere all’altezza, adeguato, non essere bravo, non riuscire, non potercela fare. 

 

Quello che bisogna fare è rompere questo immaginario comune e aiutare i piccoli a vedere l’errore come qualcosa che serve per crescere e migliorare. Insomma “se sbagli impari”. Certamente è importate supportare il bambino nel capire come rimediare, non “sedersi” ma riprovare e ripartire da quello che non è funzionato. Un passo alla volta, ma con consapevolezza di potercela fare.

 

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Quarto passo. L'esperienza dello sperimentare

Altro aspetto importante è dare la possibilità di sperimentare e mettersi in gioco. Solo con le prove, con i tentativi, con le cadute e le riprese, i bambini possono testarsi e capire cosa possono e sanno fare e cosa no.

 

Bambini insicuri, timorosi e con bassa autostima saranno meno portati a sperimentare e mettersi alla prova, riducendo così la possibilità di accrescere il senso di efficacia personale… In un circolo vizioso.

 

L’adulto deve aiutare il bambino a provare nelle differenti situazioni, senza sostituirsi sempre a lui, ma lasciando che sperimenti anche insuccesso e piccole frustrazioni e trovi in autonomia soluzioni funzionali propositive.

 

Quinto passo. Sviluppare il problem solving e il decision making

Con lo sperimentare, va di pari passo lo sviluppo del problem solving e decision making che consistono nell’abilità di risolvere le difficoltà e di prendere decisioni. 

 

Porre ai bambini semplici sfide, alla loro portata in cui possano provare a cercare delle soluzioni e risolvere impacci e disagi. 
Supportare il bambino nello sviluppo e miglioramento della propria autostima e nella consapevolezza di sé è un un’attività che richiede cura e attenzione giorno dopo giorno, come un fiore che germoglia, sboccia e fiorisce.