Conoscersi per Cambiare

Il cambiamento rappresenta da sempre una della sfide più difficili per l’essere umano. Tuttavia la consapevolezza di sé, l’autenticità nei propri valori e convinzioni, e soprattutto l’azione concreta possono generare un autentico processo di cambiamento. Ne parliamo con Claudio Garibaldi, Rappresentante di Awareness to Action International in Italia, che ha curato la traduzione italiana di “Conoscersi per cambiare”, il libro in prossima uscita di Mario Sikora e Robert Tallon, già un cult negli Usa

Conoscersi per Cambiare

Awareness to action è un metodo utilizzato, sia a livello personale che in ambito aziendale, per migliorare il benessere individuale e le performance dei dipendenti. Ci può spiegare di cosa si tratta?

Awareness to Action
è una tecnica innovativa che, prima al mondo, ha studiato la relazione e le applicazioni tra l’Enneagramma e sedici competenze dell’Intelligenza Emotiva. Si tratta di un processo che favorisce lo sviluppo e il cambiamento e consiste in tre fasi: consapevolezza, autenticità, azione.

Si caratterizza per una particolare enfasi sul concetto delle strategie e delle tendenze istintuali che sono alla base dei tipi di personalità dell’Enneagramma, e per un metodo originale attraverso il quale procede alla ridefinizione della propria storia individuale condizionata dalle caratteristiche del tipo stesso.


I Nove tipi dell’Enneagramma vengono considerati dagli autori in termini di “strategie”. Per quale motivo?

Il termine Enneagramma deriva dal greco (“ennea” = nove e “gramma” = lettera, segno) e teorizza che esistano nove tipi fondamentali di essere umani, nel senso di nove “radici originarie” che dominano lo stile cognitivo, emozionale e comportamentale delle persone. Tuttavia, rispetto alle tipologie di Enneagramma in circolazione prevalenti - dove sono riportati per ciascun tipo lunghi elenchi di tratti caratteriali e abbinamenti con le più svariate discipline, al punto di generare confusione - gli autori del libro fanno un passo avanti, cercando di avvicinarsi a ciò che poteva essere considerato essenziale e “assolutamente vero” per ognuno dei nove tipi.

È la strategia che identifica il nostro tipo di personalità. Il tipo viene considerato sia come una strategia adattiva sia come una storia, una narrazione di noi stessi che ci raccontiamo e poi presentiamo agli altri. La strategia preferita consiste negli schemi cognitivi, emozionali e comportamentali che mettiamo in atto, in maniera sostanzialmente automatica, per la maggior parte della nostra vita. Questa si è strutturata, sin dall’infanzia, come strumento di sopravvivenza e continua però ad agire nella fase adulta dove non sempre risulta ugualmente efficace e appropriata. Ecco perché vi è la necessità di una consapevolezza e di un cambiamento. Secondo gli autori l’obiettivo  è quello di ampliare l’interpretazione della nostra strategia preferita, di allentarne la presa, di rivederne il significato al fine di introdurre in essa una gamma più estesa di atteggiamenti e comportamenti.


L’intelligenza emotiva e l’Enneagramma sono fondamentali per questo metodo. In che modo i due strumenti sostengono il processo di cambiamento?


L’Enneagramma e l’Intelligenza Emotiva si combinano naturalmente. Quest’ultima, sostanzialmente, è l’abilità di riconoscere i propri stati emozionali e quelli altrui e di gestire le risposte ad essi. Implica il saper superare schemi reattivi di interazione, rimpiazzandoli con altri che siano consci e opportuni. Ciò richiede oggettività, autoconsapevolezza e familiarità con i propri paradigmi inconsci. L’Enneagramma ci aiuta a sviluppare queste qualità.


L’approccio descritto nel libro è già stato messo a punto in diversi Paesi e ha riscosso molti feed-back positivi. Perché questo metodo funziona?


Effettivamente il metodo Awareness to Action sta avendo una buona diffusione internazionale. La mia opinione è che questo sia dovuto al fatto che esso sia utile e pratico, non promette cambiamenti miracolosi, fornisce però uno strumento efficace per agire sulle proprie ridondanze e rigidità caratteriali. È come se permettesse di far entrare un poco di aria fresca in un ambiente, quello dei nostri schemi di pensiero ed emozionali ripetitivi.

Utilità e praticità comunque non significano un approccio riduzionista e semplicistico, ma piuttosto un “guardare in alto mantenendo saldi i piedi per terra”: elaborazione teorica e verifica empirica sul campo.

Da un altro punto di vista, è l’unico metodo, perlomeno a mia conoscenza, che permetta di introdurre l’Enneagramma in azienda in maniera rapida ed efficace. Già una breve sessione del metodo Awareness to Action fornita a un team di lavoro può dare spunto a un leader per incrementare la propria autoconsapevolezza di base e osservare diversamente sia i propri schemi comportamentali che quelli dei propri collaboratori.


Per cambiare sembra di capire che ci vuole metodo. Quanta pratica occorre fare per cambiare ?


Secondo il metodo Awareness to Action il cambiamento può avvenire solamente attraverso “baby steps”, vale a dire piccoli passi. In pratica, ridurre progressivamente il tempo in cui io divento capace di riconoscere in me stesso una reazione automatica e compulsiva e allungare il lasso di tempo prima che scatti la reazione, in modo che il nuovo comportamento (che implica un nuovo pensiero e una diversa emozione) diventi nuova abitudine, ma sempre mantenendo un contesto di flessibilità.
Non è sufficiente provare semplicemente a cambiare il comportamento attraverso l’esercizio della volontà e quindi rinnegare la propria strategia. È un errore ritenere di poter spezzare e capovolgere qualcosa di così essenziale e profondamente radicato. Se lo facciamo in un modo che è incoerente con le nostre storie non-consce, alla fine troveremo molte ragioni, consapevoli o meno, per respingere il nuovo comportamento. Quindi, dobbiamo riscrivere la nostra storia in maniera che renda più accettabile il nuovo comportamento desiderato. E dato che la strategia preferita ha una forte influenza sulla storia, questa deve essere coerente con la strategia, in modo da non essere respinta. In breve: riscrivendo la tua storia in modi sani e adattativi, possiamo incrementare le possibilità di agire in modi sani e adattivi diminuendo la sofferenza che creiamo a noi stessi e agli altri.