Combattere il fallimento scolastico

Abbandonare la scuola per continui fallimenti è un danno sia per l'individuo, sia per la società. Comprendere la causa di un fallimento scolastico può essere arduo perchè non esistono situazioni univoche. Vediamo l'interpretazione psicanalitica che considera il rapporto con la madre e la relazione con il sapere.

Combattere il fallimento scolastico

Come combattere il fallimento scolastico? Questa domanda è un'importante questione per ogni paese che crede nello sviluppo perchè il fallimento aumenta la probabilità di un crollo della motivazione incentivando l'abbandono scolastico. Ancora oggi uno studente su 5 non riesce a conseguire il diploma, nel 2007 si stimava una perdita economica per l'Italia di circa due miliardi e mezzo di euro.

Il problema è complesso è sfaccettato e come accade spesso la soluzione a livello individuale non è univoca. Più di un metodo universale è utile avere una serie di indicatori che permettano di ricostruire il quadro specifico del problema, a livello individuale, scolastico o sociale. Nel nostro Paese infatti, è necessario considerare anche le specificità geografiche che influiscono già solo nella frequenza di abbandoni e fallimenti. Sebbene spesso si cerchi la radice del problema nell'insegnamento esiste anche un'interpretazione psicanalitica.



Il rifiuto al sapere

L'insuccesso scolastico secondo l'approccio psicanalitico, può essere compreso considerando anche un'opzione inconscia: un rifiuto o una chiusura alla conoscenza. In questo caso il problema non è quello dell'insegnamento, nè si tratta di una questione sociale (relazionale), ma dell'amore per il sapere. Il bambino nasce con un'insaziabile desiderio di conoscere e di sapere che lo spinge ad affrontare faticosissime sfide come imparare a camminare  e a parlare. L'accesso alla parola apre ancora di più le sue possibilità di conoscenza a tutto il sapere che trascende la materia.

Cosa succede con l'ingresso a scuola: l'accesso al sapere viene regolato e da spinta individuale diventa obbligo. L'obbligo scolastico costringe il bambino ad apprendere secondo un metodo preciso (che non necessariamente combacia con la predisposizioni) e attraverso tappe prefissate. L'ambiente scolastico non può rispettare i desideri di ciascun bambino e qualcuno ne risente maggiormente abbandonando il desiderio di apprendere. La caduta della motivazione induce ad un sicuro fallimento che aumenta la chiusura e così via. questa spiegazione sarebbe avvallata da i sintomi psicosomatici che accompagnano queste situazioni.

 

Il rapporto madre-bambino: una chiave di lettura

Secondo lo psicanalista Sandro Gindro, esistono 4 tipologie di rapporto madre figlio che influiscono negativamente sullo sviluppo psicologico e si riversano poi sul profitto scolastico:

  1. Il bambino "troppo voluto" che pur essendo appoggiato dalla famiglia non può in realtà, affrontare la realtà perchè è eccessivamente protetto.
  2. il bambino "poco voluto" caratterizzato da ansia e sintomi depressivi.
  3. il bambino "troppo pensato" è invece caricato di aspettative ben prima della nascita che lo rendono insicuro.
  4. il bambino "poco pensato" non è stato considerato durante la gravidanza e ciò lo predispone alla chiusura.

Queste predisposizioni accompagneranno il bambino al suo ingresso a scuola condizionando il suo rapporto con insegnanti, studenti e con il sapere. Il rapporto con la madre si gioca molto sull'asse del desiderio e il fatto stesso di essere stato desiderato apre il bambino al mondo e alla scuola o lo predispone alla chiusura. Lo stesso fallimento verrà affrontato come una macchia da nascondere o una conferma della propria indesiderabilità.

L'interpretazione psicanalitica non è sicuramente l'unica chiave di lettura, ma rappresenta un punto di partenza con cui cominciare a fare chiarezza.

 

Immagine | tali bamba