Cos’è lo stato di flusso?

Cos'è lo stato di flusso? Come ci "entriamo"? Che rapporto esiste tra stato di flusso e felicità?

Cos’è lo stato di flusso?

Uno dei concetti più importanti della psicologia positiva è il cosiddetto stato di flusso. Per comprendere cosa significa, immagina una situazione in cui svolgi un’ attività (giocare a scacchi, leggere, passeggiare in montagna, fare giardinaggio ecc.) e di sentirti tanto “assorbito” da essa da non renderti conto neppure del passaggio del tempo.

E’ questo appunto lo stato di flusso, uno stato di coscienza in cui “ci perdiamo” nella pratica di qualche attività che ci interessa, sfida e gratifica. E' stato per primo lo psicologo Mihalyi Csikszentmihalyi  a studiare questo stato di coscienza.

Ma come si raggiunge lo stato di flusso?

Secondo Csikszentmihalyi, bisogna tener conto di due elementi:

1. Il livello di difficoltà di un compito;

2. La nostra competenza nello svolgerlo.

Se ad esempio sono un bravo tennista e sto affrontando un avversario altrettanto bravo, “entro” facilmente in uno stato di flusso, visto che il livello di competenza e difficoltà del compito sono entrambi alti.

Se invece gioco male a tennis ed incontro un avversario altrettanto scadente, avvertirò apatia: infatti, in questo caso, sia il livello di difficoltà che di competenza sono bassi.

Secondo Martin Seligman , padre della psicologia positiva, lo stato di flusso rappresenta uno degli aspetti più importanti della felicità.

Tuttavia, esistono anche altri “percorsi” per vivere felici, come ad esempio la gratitudine, l’ottimismo, la gestione delle ruminazioni mentali, la capacità di perdonare ecc

Note

Csikszentmihalyi M. (1975) Play and intrinsic rewards. Journal of Humanistic Psychology, 15, 41-63

Seligman M. E. P. (2003) La costruzione della felicità, Sperling & Kupfer

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