Il consulente coniugale e familiare

Il consulente familiare lavora soprattutto in consultori e associazioni di volontariato. Aiuta ad affrontare, chiarire e superare i problemi connessi al rapporto di coppia e alla vita di famiglia.

Come si diventa consulente coniugale e familiare?

 

Il consulente coniugale e familiare (chiamato anche consulente della coppia e della famiglia) è un professionista dell’area socio-assistenziale-educativa, a cui coppie, singoli individui e famiglie in difficoltà possono rivolgersi per ritrovare dialogo e comprensione reciproca. Come accade per molte altre professioni, la consulenza familiare è ancora in attesa di una legge che la regolamenti a livello nazionale. È l’associazione nazionale di categoria, la AICCEF (Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari), a promuovere la tutela della professionalità del consulente certificando la preparazione dei suoi iscritti e i percorsi formativi delle scuole di formazione alla consulenza familiare.

 

Le tappe possibili (come indicato dall’AICEEF)

1)    Possesso di un titolo di studio di scuola media superiore o laurea triennale e\o magistrale;

2)    Frequenza con esito positivo di un corso (organizzato da ente pubblico o privato) della durata di almeno un triennio, che rispetti questi fondamentali criteri:
- preparazione teorica di base nelle varie discipline psicologiche, sessuologiche, sanitarie, sociologiche, giuridiche e nelle altre scienze umane, in quegli aspetti che interessino le problematiche inerenti il singolo, la coppia e il nucleo familiare
- conoscenza di almeno due scuole teoriche di intervento di consulenza.
- apprendimento delle dinamiche di gruppo e partecipazione a gruppi di discussione;
- supervisione individuale o supervisione di gruppo, che consenta all’allievo di scoprire la validità delle proprie motivazioni e di maturare la propria personalità ai fini della consulenza;
- esercitazioni pratiche, che consentano la verifica, a livello professionale, di quanto l’allievo ha appreso e maturato;
- apprendimento delle tecniche di documentazione del proprio lavoro.
- verifiche di passaggio agli anni successivi e discussione di tesi finale.
 
O, in alternativa, si può fare domanda di iscrizione all’AICCEF dopo aver lavorato come consulente all’interno di un consultorio familiare o una realtà simile per almeno due anni.


Le tappe facoltative, ma fondamentali:
è raccomandabile un aggiornamento costante per tutta la durata della vita professionale tramite master, seminari, convegni e corsi specialistici.

 

Consulente coniugale e familiare: la professione in sintesi


Dove lavora: soprattutto consultori familiari e associazioni di volontariato, ma anche strutture pubbliche e private. Il consulente può lavorare sia come dipendente e\o collaboratore sia come libero professionista.

Quando interviene: il consulente coniugale e familiare aiuta ad affrontare, chiarire e superare i problemi connessi al rapporto di coppia e alla vita di famiglia: mancanza di comunicazione, incomprensioni, conflitti con il partner, divergenze sull'educazione dei figli, difficoltà con le famiglie d'origine e così via.

Cosa fa e cosa non fa:

  • Attua percorsi centrati su atteggiamenti e tecniche di accoglienza, ascolto e auto ascolto che valorizzino la persona nella totalità delle sue componenti
  • Favorisce l'ascolto reciproco e stimola ogni individuo a definire i propri bisogni e le proprie risorse, al fine di ricercare soluzioni che rispettino le esigenze di ciascuno.
  • Si avvale di metodologie specifiche che agevolano i singoli, la coppia e il nucleo familiare nelle dinamiche relazionali a mobilitare le risorse interne ed esterne per le soluzioni possibili 
  • Si integra, ove occorra, con altri specialisti
  • Agisce nel rispetto delle convinzioni etiche delle persone e favorisce in esse la maturazione che le renda capaci di scelte autonome e responsabili
  • È tenuto al segreto professionale
  • La consulenza familiare non è una psicoterapia familiare, né un counseling strutturato in termini di servizio sociale professionale né, infine, un percorso di mediazione familiare
  • La consulenza può essere di breve o media durata, a dipendenza delle situazioni e della disponibilità di ognuno ad approfondire le dinamiche della propria relazione


La consulenza può svolgersi sia in privato (con un singolo individuo e coppia) o in gruppo (con l’intero nucleo familiare).

 

Link utili

 

Nata nel 1977, l’Associazione Italiana Consulenti Coniugali e Familiari (A.ICCEF) è l’associazione nazionale che raccoglie i consulenti coniugali e familiari. Dal 1994 è iscritta tra le associazioni delle nuove professioni non regolamentate da albi professionali, a cura del C.N.E.L. Gestisce l’albo di coloro che ritiene abilitati in Italia all’esercizio della professione di consulente coniugale e familiare in Italia.