Sviluppare la resilienza con la meditazione: mi piego ma non mi spezzo!

La resilienza, ovvero la capacità di superare positivamente gli eventi avversi, può essere potenziata attraverso pratiche di meditazione addestrando la nostra mente a dare il “giusto peso” alle cose…

Sviluppare la resilienza con la meditazione: mi piego ma non mi spezzo!

Gli psicologi lo sostengono ormai da molti anni: lo stress, un trauma, un evento avverso di qualsiasi tipo non è negativo o dannoso di per sé, molto dipende da come viene interpretato e gestito dalla persona.

La resilienza, ovvero la capacità di adattarsi e superare le avversità della vita, può essere sviluppata con la meditazione.

Praticare tecniche di meditazione come la mindfulness o altre può aiutare ad aumentare la capacità di resilienza agli stress della via.

 

Resilienza e meditazione: differenze individuali

Il termine resilienza deriva – come lo “stress” che rappresenta concettualmente il suo “antagonista” – dalla fisica dei materiali indicando la capacità che un materiale ha di assorbire un urto senza rompersi.

Questo è vero anche per quella che si intende, per estensione, come resilienza in psicologia, ovvero la capacità di una persona di far fronte ad un evento traumatico o stressante preservando il proprio equilibrio psicologico senza lasciarsi disorganizzare o bloccare dall’accaduto.

Persone diverse hanno capacità di resilienza differenti in base a fattori individuali e ambientali che fanno sì che uno stesso evento avverso possa “pesare” differentemente in base all’interpretazione personale e alle risorse di fronteggiamento di ognuno.

Ci sono persone che riescono a superare grandi disastri e a proseguire con successo nella propria vita e altre che possono rimanere gravemente danneggiate e limitate nelle proprie scelte di vita, nell’integrazione della propria identità, nel proprio equilibrio emozionale.

La meditazione può aiutare a sviluppare una maggior capacità di resilienza allenando la mente a distanziarsi e a non lasciarsi travolgere dagli stress emotivi.

 

Consigli per sviluppare la resilienza

 

Meditazione mindfulness e capacità di resilienza: gli studi

Diversi studi hanno dimostrato come la pratica della meditazione mindfulness possa promuovere lo sviluppo di una maggior capacità di resilienza, e quindi di resistenza allo stress, nei medici tirocinanti e nei bambini che avevano subito eventi avversi.

Per comprendere secondo quali principi le pratiche di meditazione possano proteggere contro gli stress che comunemente incontriamo noi occidentali è necessario intendere in cosa consiste realmente questa pratica al di là di stereotipi e connotazioni storico-culturali a cui è spesso associata.

Non occorre professare una certa religione per praticare la meditazione, può essere una pratica assolutamente laica; non necessariamente essa si identifica con uno star seduti passivamente, esistono anche molte pratiche di meditazione attiva; non è necessario intraprendere uno stile di vita ascetico o raggiungere vette spirituali fuori dal comune, si può praticare la meditazione con regolarità rimanendo persone come tutte le altre: non diventerete dei monaci buddhisti ma ne otterrete dei concreti benefici per la vostra quotidiana vita da uomini e donne occidentali del terzo millennio!

 

La meditazione come pratica laica per sviluppare la resilienza

Quello che la meditazione consente di fare, a prescindere dalla tecnica e dal contesto in cui viene praticata, è quello di operare un distanziamento dai pensieri e gli stati d’animo che continuamente affollano la nostra mente: si tratta di diventare osservatori passivi di ciò che accade, non di reprimere i pensieri, piuttosto di imparare ad osservarli scivolare via senza tentare di trattenerli.

Pian piano questo consente di fare esperienza dell’esistenza di un centro autentico dell’interiorità di ognuno, un centro in cui risiede la consapevolezza di sé stessi e da cui si possono osservare pensieri, emozioni, stati d’animo senza identificarsi con esse e senza lasciarsene travolgere. La meditazione non è una tecnica di rilassamento, non è un compito e nemmeno una pratica religiosa, è piuttosto un’opportunità che ognuno può dare a sé stesso per fare esperienza del centro più autentico e vitale di sé stesso.

Questa giusta distanza dagli stress emotivi aiuta a sviluppare una maggior capacità di resilienza imparando a dare, con tutta la profondità della propria mente, il giusto “peso” alle cose.

 

Riconoscere le proprie emozioni con la mindfulness