La meditazione dinamica: quali benefici?

La meditazione dinamica è una tecnica di meditazione attiva che si fa al mattino presto quando si è al picco delle proprie energie per scaricare tensioni e pensieri che ingombrano la mente e ritrovare uno stato di quiete e raccoglimento interiore.

La meditazione dinamica: quali benefici?

La meditazione dinamica è la più nota delle tecniche di meditazione attiva ideate dal maestro e mistico indiano Osho Rajneesh che le divulgò in India a partire dagli anni ’70.

Lo scopo è quello di ritrovare uno stato di quiete oltre i pensieri che usualmente affollano la nostra mente scaricando questo eccesso di energie all’esterno attraverso fasi e momenti catartici per trovare solo in seguito uno spazio di raccoglimento e consapevolezza del proprio essere al di là della mente.

 

La meditazione dinamica di Osho

La meditazione dinamica è, fra quelle ideate da Osho, la tecnica di meditazione che maggiormente esprime quello che è il principio generale che anima le così dette "tecniche di meditazione attiva" da lui ideate.

Osho è stato infatti un maestro e mistico indiano dei nostri tempi ed è durante gli anni ’70 che egli si trovò a divulgare la meditazione fra giovani di tutto il mondo occidentale, che in India accorrevano per seguire le sue tecniche.

In tal senso le meditazioni attive da lui ideate, su base assolutamente laica, propongono una via, più consona alla mente occidentale, per raggiungere quello stato di quiete e silenzio mentale proprio degli stati meditativi.

 

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Meditazione dinamica e meditazioni attive

Provate a rimanere fermi e in silenzio senza pensare a nulla: dopo pochi secondi vi renderete conto che la vostra mente è già occupata da mille pensieri e preoccupazioni e che, anzi, più provate a rimanere in silenzio senza fare o pensare a nulla e più i pensieri e le preoccupazioni si affollano nella vostra mente saturandola ancor più di quanto non faccia già ordinariamente.

Questo, dice Osho, perché la cultura occidentale è molto sbilanciata su un ipertrofico investimento delle facoltà razionali, siamo troppo assorbiti dal “fare” e molto poco nell’“essere”. Per questo per una mente occidentale è praticamente inconcepibile fermarsi. Come fare allora?

Le tecniche di meditazione attiva, come la meditazione dinamica, sono state ideate con questo scopo: lasciare che la mente e il corpo, invece di reprimere inutilmente il loro naturale impulso ad agire, corrano liberi di sfogare tutte le loro energie cantando, ballando, urlando qualunque cosa venga in mente.

Questi stadi catartici – che nella meditazione dinamica sono molto accentuati – hanno lo scopo di liberare la mente, rimettere in moto l’energia e solo allora consentire alle persone di accedere ad uno stadio di calma e di quiete.

 

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Andare oltre la mente

Osho ha detto: “Ogni cosa possiede energia: paura, rabbia, gelosia, odio. Ma tu non sei consapevole del fatto che tutte queste cose ti portano letteralmente a sprecare la tua vita!”.

Molte sono le pratiche di meditazione, certo la meditazione dinamica, dove in certi stadi si urla, si ride o si balla può sembrare molto distante dalle pratiche di meditazione più tradizionali come quelle buddhiste.

Eppure lo scopo a cui tendono è il medesimo: porre la persona nelle condizioni per accedere ad una dimensione dell’Essere differente che non si identifichi con i singoli pensieri o stati d’animo ma vada oltre questi, oltre quella che chiamiamo “mente” per accedere ad una consapevolezza di sé più piena e più profonda che trascenda i propri limiti individuali e soggettivi per riconoscersi in connessione con una dimensione sovrapersonale.

La meditazione dinamica si pratica esclusivamente al mattino presto, meglio al sorgere del sole, si articola in cinque stadi nell’arco dei quali:

  1. si incamerano tutte le energie nel respiro,
  2. si liberano le energie accumulate ridendo, piangendo, saltando o ballando fino a
  3. fermarsi per rimanere immobili nel più completo silenzio accedendo ad uno stadio di quiete di cui si ringrazierà sé stessi attraverso
  4. una danza celebrativa finale proponendosi di portare i benefici della meditazione nelle attività del resto della giornata.