L'arteterapia e l'autismo

L’autismo è un disturbo invalidante e pervasivo che coinvolge numerose aree. Lo sviluppo atipico che caratterizza il bambino autistico e gli impedisce di comunicare appieno con il mondo esterno si può comunque correggere e indirizzare verso andamenti più armonici. L’arteterapia e l’autismo sono due fattori che si incontrano e si danno la mano per rendere migliore il cammino della persona nel corso della vita

L'arteterapia e l'autismo

Arteterapia e autismo: come convivono?

Arteterapia e autismo sono fortemente interconnessi. L’arteterapia, utile per tutti, grandi e piccini, è un tipo di terapia particolarmente adatta per quelle persone che presentano disturbi comportamentali, cognitivi e fisici come l’autismo. Le aree principalmente danneggiate da disturbi autistici sono l’area comunicativa, l’area relazionale e l’area espressiva. Ne consegue che il bambino fa fatica già da subito a relazionarsi in modo “tipico” con i suoi compagni, già dai primi anni dell’asilo.

 

L’atipicità comportamentale si può assecondare e rendere migliore grazie a un arricchimento comunicativo. Ovvero, se la comunicazione classica e verbale è un deficit, è importante che emergano altri tipi di comunicazione, come quella gestuale e non verbale, del gioco o anche delle tecnologie informatizzate. È qui che fa capolino l’arteterapia, con tutte le sue varianti e sfumature comunicative che prende in prestito dal magico mondo dell’arte in ogni sua espressione.

 

Arteterapia e autismo in clinica

Come ha scritto in un articolo dal titolo Spettroautistico la dottoressa Daiana Cappellaro, psicologa e docente A.I.P.R.E.C. ( Associazione italiana di prevenzione riabilitazione e cura), l’arteterapia psicodinamica risulta, a fronte di diverse esperienze cliniche, una buona applicazione in grado di riattivare lo sviluppo psico-affettivo bloccato da problematiche autistiche, proprio perché si generano modificazioni nei rapporti oggettuali, un’organizzazione attiva della coscienza e del pensiero, una nuova modulazione nei rapporti interpersonali”.

 

Ma qual è il legame tra arteterapia e autismo? In breve, l’arteterapia favorisce la comunicazione bloccata o deviata dai processi di autismo, dunque fa bene, lo dimostrano ricerche cliniche. In questo articolo compaiono alla fine inserite nella bibliografia note interessanti su libri e articoli da leggere al proposito, come La terapia musicale per il ragazzo autistico di J. Alvin oppure L’arte come terapia nell’infanzia di E. Kramer e ancora Manuale del disegno infantile di R. Quaglia.

 

Autismo e arteterapia: note, colori, teatro

L’arte è vita, gioia, colori. Ognuno di noi percepisce una quadro, uno spettacolo, sente un suono in mille modi diversi. Così in modo ancora più particolare vengono percepite queste realtà dalle persone che soffrono di disturbi autistici. Può accadere che per loro un suono sia troppo forte, o al contrario che lo ricerchino sistematicamente; possono amare un colore e odiarne fortemente un altro; i movimenti spesso sono percepiti come degli scatti, la voce viene usata per gridare oppure completamente ignorata. La musicoterapia, la cromoterapia, lo psicodramma, la danza, il movimento del corpo, la terapia plastica, sono tutti settori e campi di apprendimento e comunicazione da scoprire.

 

Stanno nascendo inoltre forme sempre più innovative di comunicazione che rientrano nella branca delle cosiddette "Nuove Artiterapie", come la pet-therapy con gli animali, o la terapia computerizzata, che invogliano e stimolano i bambini e ragazzi a interagire e risvegliare la voglia di comunicare al mondo le loro percezioni.

 

Fonte immagine: Azuquin