Quando le emozioni sono più forti della volontà

Arriva in Italia una tecnica tedesca che aiuta a superare blocchi mentali con precisione e velocità. Il Trainer e Coach Dennis A. Masseit spiega come funziona la tecnica che viene applicata già da tempo all'interno di grandi aziende come la Volkswagen.

Quando le emozioni sono più forti della volontà

Nella maggior parte dei casi la paura si apprende. Una esperienza vissuta ci insegna che una data situazione è pericolosa. Può anche bastare che qualcuno ci descriva una data situazione come pericolosa. Le immagini interne che noi stessi ci facciamo di quella situazione sono decisive nel determinare se valutiamo o meno quella data situazione come un pericolo.

Un ruolo importante lo giocano qui i meccanismi di elaborazione del cervello. Oltre a scatenare le emozioni il sistema limbico (cervello emotivo) elabora anche tutte le nostre impressioni ed esperienze quotidiane. Questi meccanismi funzionano in maniera eccellente per la maggior parte del tempo. In determinate situazioni i meccanismi possono però essere sovraccaricati; allora può succedere che una esperienza rimanga sospesa nel sistema limbico. Questo ricordo non elaborato fa sì che noi sviluppiamo della paura per la situazione correlata. Prendiamo ad esempio la paura del dentista: uno studio ha dimostrato che nell’ottantasei percento (86%) dei pazienti soggetti a questo stato la paura risale ad una esperienza traumatica vissuta dal dentista.

Wingwave è un metodo rapido e semplice per curare i pazienti affetti da paura per il dentista, creato da due psicologi tedeschi e recentemente introdotto anche in Italia da Dennis A. Masseit, coach e trainer formatosi in Germania direttamente presso gli ideatori del metodo. Il wingwave si basa su analisi neurologiche del sistema limbico e del suo influsso sulle emozioni umane. “E’ risaputo che nelle situazioni di stress o panico la metà destra del cervello (emozioni) è più attiva di quella sinistra (verbomotore, intelletto), per cui nelle situazioni di stress noi sprofondiamo in una specie di rigidità.” spiega Dennis A. Masseit.

Usciamo da questo stato solo quando viene riattivato lo scambio delle due parti del cervello. Questa stimolazione bilaterale costituisce la base elementare del trattamento di wingwave. A ciò si aggiungono la PNL e test kinesiologici. ”L'obiettivo del wingwave non è di controllare reazioni di paura o panico, ma di far sì che queste non insorgano affatto.” continua l’esperto. Il soffocamento del paziente durante il trattamento odontoiatrico è ad esempio spesso il risultato di una emozione negativa. Nel colloquio preliminare viene fissato assieme l’obiettivo del trattamento. In seguito vengono determinate le cause del soffocamento e la situazione di stress viene ri-vissuta e definita. Un test muscolare (kinesiologia) permette di verificare le affermazioni del paziente, anche quelle inconsce; è infatti un dialogo con l’inconscio del cliente. Masseit spiega: “Già 2000 anni fa Ippocrate applicava il test muscolare per diagnosticare le ferite neurologiche dei soldati e i Maja tramite lo stesso test indentificavano l’acqua bevibile.”

Pollice e anulare vengono chiusi a formare un cerchio, in modo che sia quasi impossibile liberare l’anulare in presenza di affermazioni non da stress. In presenza di affermazioni da stress farlo risulta invece relativamente facile. In questo modo possiamo raccogliere dei riferimenti sul contenuto di stress delle affermazioni del paziente. Per mezzo di altre domande come ad esempio: Quando ricorda questo evento? Cos` è stato il peggiore? Oppure Si è sentito soffocare? E Cosa ha provato emotivamente? Paura, rabbia, furia o disgusto?; è possibile far emergere il dentista come causa effettiva e quindi l’emozione di fondo ad esso collegata. Come verifica viene solitamente effettuato il test muscolare direttamente dopo la sequenza di domande. Dopo aver circoscritto il problema è possibile neutralizzare le emozioni negative grazie ad una stimolazione mirata dei due emisferi celebrali, modificarle e memorizzarle in modo positivo. Questo succede stimolando in modo attivo rapidi movimenti degli occhi (simulazione delle fasi di sonno REM). “Questa stimolazione bilaterale degli emisferi consente di neutralizzare la spirale di paura e nell’arco di 10-15 minuti il paziente è pronto a ricominciare con noi da zero.” afferma Masseit e sottolinea che “Il wingwave non è una psicoterapia o un suo sostituto. Si rivolge a persone dalla psicologia sostanzialmente solida. Nel caso di seri disturbi psichici è necessario passare ad altri tipi di trattamento specialistico.”

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Dennis A. Masseit

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