Il concetto della vergogna nella cultura cinese

Alcune emozioni assumono importanza differente a seconda della cultura. È il caso della vergogna nella cultura cinese, un’emozione espressa e identificata con una vasta gamma di sfumature linguistiche. La vergogna in Cina è un’emozione molto più complessa che per noi: vediamo perché

Il concetto della vergogna nella cultura cinese

La vergogna nella cultura cinese rappresenta un'emozione molto importante a livello sociale.

Viene sperimentata molto più frequentemente e ha il potere di influenzare e regolare la condotta morale e sociale delle persone in modi molto più pervasivi rispetto a quanto avviene nella cultura occidentale.

Uno studio statunitense rileva infatti come nella lingua cinese vi siano ben 113 termini per esprimere emozioni di vergogna e numerose categorie e sottocategorie che ne codificano l’esperienza e le diverse sfumature di significato.

Nella cultura cinese preservare le propria condotta morale e l'immagine sociale costituisce la fonte primaria di identità; la vergogna - il timore di “perdere la faccia” - rappresenta dunque il principale regolatore della vita sociale e del rispetto di norme culturali e valori morali.

 

La vergogna nella cultura cinese

Lo studio in questione è stato condotto da Lin  Li e colleghi su un gruppo di persone di origine cinese emigrate negli USA: i risultati hanno evidenziato come la vergogna rappresenti un’esperienza emotiva molto diversa per i cinesi rispetto ai nativi statunitensi.

L’analisi linguistica condotta in questo studio ha evidenziato infatti come, oltre ad un elevatissimo numero di parole per stati di vergogna o imbarazzo, siano presenti nella lingua cinese anche alcune interessanti e sofisticate categorie di significati che differenziano ulteriormente l’esperienza emozionale della vergogna.

In un primo gruppo vi sono quei termini che fanno riferimento all’esperienza soggettiva della vergogna – quello che può essere definito il “senso di vergogna” – e che codificano quegli stati emotivi assimilabili a vergogna o senso di colpa direttamente esperiti dal soggetto.

Vi è poi una seconda categoria di termini che sta ad indicare quegli stati emotivi di vergogna o imbarazzo che le persone avvertono quando sono testimoni della vergogna di altri o comunque di comportamenti impropri che inducono chi li compie a provare vergogna.

 

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La vergogna e l’armonia dell’ordine sociale in Cina

Ma perché la vergogna è un’emozione così centrale nella cultura cinese? Tanto la vergogna quanto il senso di colpa sono due emozioni di autoconsapevolezza, ovvero quelle emozioni socializzate e non innate che compaiono solo dopo che il bambino ha iniziato a sviluppare un basilare concetto di consapevolezza di sé e, di conseguenza, la capacità di considerare e autovalutare il proprio comportamento in base a standard e aspettative esterne.

Vergogna e senso di colpa non sono però uguali soprattutto perché la prima fa riferimento a degli standard morali esterni, mentre il senso di colpa rimette in discussione la condotta in riferimento a delle norme interiorizzate e in parte individuali.

Secondo il Confucianesimo il valore morale del comportamento di una persona si misura in base all’aderenza agli standard e alle norme sociali piuttosto che ad un’arbitraria e personale capacità di giudizio, implicata invece dall’individualismo delle culture occidentali.

Ne consegue che è la vergogna, più del senso di colpa, a rappresentare l’emozione morale che ha la funzione di spingere le persone a modificare la propria condotta per uniformarla all’armonia dell’ordine sociale (Mazzei F., & Volpi V., La rivincita della mano visibile: Il modello economico asiatico e l'Occidente, Università Bocconi, 2010).

 

Emozioni culturalmente ipercognitivizzate

Le emozioni dunque, sebbene trasversali alle varie culture umane, sono in parte anche prodotti sociali e culturali poiché vengono espresse e rappresentate con gradi e sfumature differenti a seconda di quanto siano importanti nell’economia dei valori e delle norme sociali di una determinata cultura (Cantelmi, T., & Costantini, B., Amare non è soltanto un sentimento. Psicologia delle emozioni e dei comportamenti morali, Franco Angeli, Milano, 2016).

Le emozioni ipercognitivizzate, come la vergogna in Cina, sono espresse mediante un repertorio di vocaboli linguistici molto ampio; quelle ipocognitivizzate, al contrario, sono indicate e concettualizzate in maniera molto grossolana tanto nel linguaggio quanto nel contesto socioculturale di riferimento (Levy, R.I.Thaitians: Mind and experience in the Society Isand, University of Chicago Press, Chicago, 1973).

 

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