Il disturbo algico

Il disturbo algico è uno dei disturbi somatoformi, cioè quelle patologie caratterizzate dall'espressione corporea di un disagio psicologico. In questo caso il dolore psicogeno sembra essere causato dall'incapacità di esprimere le proprie emozioni per cui il corpo si fa carico di manifestare la propria infelicità.

Il disturbo algico

Il disturbo algico è una forma di disagio psicologico acuto che rientra nelle patologie somatoformi. Nel DSM IV viene definito in base al suo sintomo principale, ovvero la presenza di un forte dolore in uno o più distretti anatomici in assenza di cause fisiche plausibili. In effetti la comparsa del dolore ha una natura psicologica e quindi le sue radici non vanno ricercate nel soma.

 

Il disturbo algico e i disturbi somatoformi

Il disturbo algico rientra nella famiglia dei disturbi somatoformi che includono il disturbo di conversione, di somatizzazione, il somatoforme indifferenziato, l'ipocondria e il dismorfismo corporeo. L'elemento comune di queste patologie è l'attenzione del paziente per il proprio corpo (che dovrebbe essere affetto da una qualche problematica) sebbene non ci siano elementi fisici in grado di spiegare il loro disagio. I disturbi somatoformi sono di difficile diagnosi perché i pazienti passano molto tempo a richiedere analisi e test clinici che non portano a nulla.

Esistono alcuni fattori che frequentemente si associano a queste problematiche. Ambienti familiari rigidi ed eccessivamente esigenti, ad esempio, portano ad impedire lo sviluppo di una sana autostima e una corretta espressione degli stati emotivi. Questi pazienti non sembrano avere le capacità adatte per padroneggiare questi contenuti mentali ed esprimono il loro disagio attraverso il corpo. È importante sottolineare che la somatizzazione non è patologica di per sé, ma solo quando impedisce di vivere la propria vita felicemente.

 

Diagnosi e sintomi del disturbo algico

Il disturbo algico viene diagnosticato più frequentemente nelle donne e l'età di insorgenza media si aggira tra i 40 e i 50 anni. I pazienti riferiscono di provare dolore frequentemente e ad un'intensità tale da interferire con il normale svolgimento della vita sociale e lavorativa. Nei pazienti si deve rilevare anche un notevole disagio a livello emotivo. Le zone colpite dal dolore sono le più diverse (zona lombare, cefalea, dolore pelvico, ecc.): non esiste uniformità, ma il fattore psicologico si associa significativamente alla zone colpita. La storia clinica è costellata di esami e spesso i pazienti non sono in grado di verbalizzare il dolore psicologico che li pervade, asserendo che tutto nella loro vita andrebbe bene se non ci fosse il dolore.

 

Il disturbo algico: fattori psicologici

I pazienti che presentano il disturbo algico presentano spesso tratti di alessitimia, cioè l'incapacità di padroneggiare e dare un nome alle proprie emozioni, ma altre patologie si possono associare. Si osservano sintomi depressivi nel 60% dei pazienti, una frequenza tanto alta da indurre qualche ricercatore a credere che il disturbo algico sia una forma di depressione mascherata. Tra questi sintomi si riscontrano: insonnia, irritabilità, anergia, anedonia, rallentamento psicomotorio, perdita di peso.

Un'ulteriore ipotesi psicodinamica considera questi pazienti dei soggetti convinti che il dolore psicologico sia una forma di debolezza e che quindi non va manifestato. Il dolore fisico quindi subentrerebbe come sostituto più degno per comunicare il proprio disagio.

 

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