Binge watching e insonnia

Binge watching, ovvero un’ “abbuffata” da serie tv che mantiene incollati allo schermo per molte ore specie di notte… Le possibili conseguenze sarebbero insonnia e altri disturbi del sonno. Vediamo perché.

Binge watching e insonnia

La ricerca è di recente pubblicazione sul  Journal of Clinical Sleep Medicine: il binge watching, vedere episodi di serie tv a ripetizione, sarebbe responsabile di insonnia e altri disturbi nel sonno, specie se collegato alle ore notturne.

Un fenomeno insomma capace di creare una vera e propria dipendenza con conseguenze non proprio idilliache sulla nostra salute. Eppure la maggioranza delle persone probabilmente si immerge in queste “maratone” proprio con l’intento di “staccare la spina” e rilassarsi un po’…

 

Le maratone da serie tv aiutano davvero a rilassarsi?

Una volta le serie tv rappresentavano un appuntamento settimanale, magari atteso con trepidazione, che costringevano tuttavia a seguire le vicende “a piccole dosi” facendo rimanere gli spettatori con fiato sospeso fino alla settimana successiva. Una stagione poteva così snocciolarsi nell’arco di diverse settimane, spesso addirittura mesi.

Oggi tutto è cambiato, l’avvento di Netflix e altre piattaforme online ha letteralmente rivoluzionato il modo in cui gli utenti possono seguire le fiction.

Perché aspettare settimana dopo settimana quando è possibile scaricare l’intera serie e decidere quando e quanta vederne? Si profilano così all’orizzonte quelle maratone da serie tv che tengono incollati allo schermo per diverse ore, spesso la sera quando l’intento è magri quello di rilassarsi prima di andare a dormire.

Niente di più ingannevole secondo i ricercatori, i quali hanno dato addirittura un nome a queste “abbuffate” da serie tv: binge watching (da binge eating disorder, il disturbo da abbuffate compulsive), quando cioè la visione di una puntata dopo l’altra assume caratteristiche compulsive, assorbe per parecchie ore, predispone all’isolamento sociale e comporta insonnia e disturbi del sonno

 

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Il finale che manca alle serie tv…

Gli autori dello studio hanno rilevato infatti alcuni effetti che le “abbuffate” da serie tv avrebbero sul cervello rendendole ben diverse dalla tradizionale visione a episodi singoli dei vecchi telefilm.

Il binge watching nelle ore serali infatti peggiora la qualità del sonno notturno poiché causa un’eccitazione cognitiva che può mantenere vigile e sovraeccitato il cervello dello spettatore anche dopo aver terminato la visione delle puntate.

La struttura narrativa delle serie tv infatti differisce da quella del classico film in quando non solo si intrecciano insieme più filoni narrativi nel susseguirsi delle varie stagioni (alcune serie tv di successo hanno addirittura creato degli spin-off di alcuni loro personaggi, si pensi a Better Call Saul da Breaking Bad o a Private Practice da Grey’s Anatomy), ma ogni episodio e ogni stagione non arriva mai ad un finale risolutivo o definitivo.

Il finale rimane sempre “aperto” e lo spettatore non sperimenta mai quel senso di sollievo, quello scioglimento della tensione che si vive invece al termine di un film quando compare la classica scritta “the end”.

Questo sollievo dato dal fatto che le vicende narrative trovino una loro risoluzione è un aspetto psicologico di non trascurabile importanza. Due psicoanalisti americani ne hanno addirittura studiato le caratteristiche paragonandolo ad alcuni meccanismi simili che le persone vivrebbero durante una psicoterapia, quando finalmente riescono a elaborare e a risolvere alcune vicende emotivamente dolorose (Weiss J., Come funziona la psicoterapia, trad. it. Boringhieri, 2000) .

In modo analogo, lo spettatore, messo di fronte al finale della vicenda narrativa, allenta quella tensione adrenalinica, quella suspense che lo ha mantenuto incollato allo schermo, a volte piange o ride davanti ai titoli di coda, ed esce dalla sala cinematografica psicologicamente rilassato: ogni cosa, nel bene o nel male, è andata al suo posto. Nelle serie tv questo non avviene quasi mai…

 

Binge watching e disagio psicologico

Per motivi citati sopra, alla fine di una maratona da serie tv, lo spettatore potrebbe vivere un affaticamento paradosso: è vero che per quelle tre-quattro ore ha staccato la spina, non ha pensato a nulla che lo riguarda, ma ha vissuto anche un eccitamento cognitivo progressivo che lo accompagnerà anche nel momento del prender sonno causando facilmente insonnia e stanchezza al risveglio.

Questo avviene con molta più probabilità se si vede una serie tv con una modalità compulsiva (non ci si riesce più a fermare, ci si sente “obbligati” a continuare con una puntata dopo l’altra), specie se ci si dedica a queste “abbuffate” in tarda serata come ultima cosa prima di addormentarsi.

Può trattarsi di una semplice “cattiva abitudine” figlia della nostra epoca che può essere modificata con una piccola presa di consapevolezza. Può trattarsi anche del sintomo (magari non isolato) di un vero e proprio disagio psicologico, specie se il binge watching arriva seriamente a interferire con il  funzionamento sociale e lavorativo della persona, in questi casi è utile richiedere il consulto di uno psicologo.

 

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