Diventare psicologo

Il lavoro dello psicologo è sicuramente uno dei più affascinanti e complessi perché comprende diversi ambiti di intervento, dal benessere psicologico ai conflitti relazionali passando per il potenziamento del senso di consapevolezza e realizzazione perosonale. Quali competenze deve possedere uno psicologo? E qual è il suo percorso formativo? Vediamo come fare a diventare psicologo

Diventare psicologo

Nata come scienza nella seconda metà del XIX secolo, la psicologia studia, descrive e interpreta la fenomenologia dei processi mentali che avvengono sia a livello conscio sia a livello inconscio. Di conseguenza, l’affettività, l’analisi e la risoluzione dei conflitti, le caratteristiche e i problemi della personalità sono tutti elementi che costituiscono parte fondamentale dello studio psicologico. Il professionista di riferimento nell’ambito della psicologia è lo psicologo. Vediamo insieme quali competenze deve possedere e come si fa a diventare psicologo.

 

Diventare psicologo: caratteristiche della professione

Nell’articolo 1 della L.56/89 si legge che “La professione di Psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito”. Lo psicologo si occupa quindi dell’equilibrio psichico del paziente; è la figura di riferimento a cui ci si può rivolgere nel caso in cui si senta compromesso il proprio benessere psicologico, ovvero nel caso di conflitti relazionali (personali, di coppia, familiari o sociali), o, più semplicemente, quando si desidera un maggiore senso di consapevolezza e realizzazione personale. Lo psicologo è in grado di aiutare a capire le origini delle difficoltà e soprattutto è in grado di svelare e rafforzare le risorse utili per il loro superamento.

 

Tramite il colloquio lo psicologo instaura col paziente un rapporto di fiducia ed empatia volto a favorire la comunicazione. Il colloquio può avvenire singolarmente (lo psicologo e il paziente) o collettivamente (lo psicologo e più pazienti che seguono una stessa terapia di gruppo).
Lo strumento fondamentale è sempre la personalità stessa dello psicologo, che deve essere in grado di entrare attivamente in relazione col paziente tramite quella che viene definita “osservazione partecipata”. Per diventare psicologo si deve possedere infatti la capacità di contestualizzare le intenzioni, le scelte, le azioni e i tempi in cui entrambi (psicologo e paziente) operano. Lo psicologo può anche avvalersi di strumenti ulteriori, quali test, questionari e scale di misurazione.

 

Diventare psicologo: la formazione

Lo psicologo opera sia nel settore privato come libero professionista, sia nel settore pubblico (Aziende U.S.L., Servizi socio-sanitari di Comuni, Province, Regioni e altri Enti locali). Per diventare psicologo è necessario conseguire una laurea triennale in Scienze Psicologiche. Esistono vari indirizzi formativi, per esempio, psicologia clinica, psicologia cognitiva, psicologia dello sviluppo. Dopo la laurea triennale ci si può iscrivere alla laurea specialistica in Psicologia, che consente l’accesso ai corsi di dottorato, alle scuole di specializzazione e ai Master di II livello. L’abilitazione alla professione si consegue con il superamento dell’esame di Stato.

 

Per essere ammessi all’esame di Stato è necessario avere effettuato un periodo di tirocinio della durata di sei mesi per la laurea triennale, e di un anno per la laurea specialistica. Superato l’esame di Stato è possibile iscriversi all’Albo degli Psicologi, che si articola in due sezioni: la prima con qualifica di Psicologo (se si è in possesso della laurea specialistica) e la seconda con qualifica di Psicologo junior (se si è in possesso della sola laurea triennale). Per ulteriori informazioni si può consultare il sito dell'Ordine Nazionale Psicologi.

 

Fonte immagine: fotologic