Un esempio di interpretazione dei sogni con i Tarocchi

In questo esempio viene illustrato un caso di applicazione di "Onirotarologia", l'arte di interpretare i sogni attraverso il linguaggio simbolico degli Arcani Maggiori dei Tarocchi.

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I Tarocchi, grazie alla loro simbologia e al loro linguaggio archetipico, sono uno strumento perfetto per interpretare i sogni, utilizzando lo stesso linguaggio dell'inconscio.

Propongo un esempio di quella che chiamo "Onirotarologia", ovvero un metodo per interpretare i sogni basato sui Tarocchi. Utilizzerò un celebre sogno di Carl Gustav Jung, il sogno della "lanterna contro vento", il cui contenuto è di seguito riportato.

 

Il sogno di Jung

 Era notte, in un posto sconosciuto, e camminavo lentamente e con fatica contro un forte vento.

Dappertutto intorno v’era una fitta nebbia. Con le mani facevo schermo a un fievole lume che minacciava di spegnersi a ogni momento: tutto dipendeva dal riuscire a tener viva questa piccola luce.

Improvvisamente avevo la sensazione che qualcuno stava sopraggiungendo alle mie spalle, mi voltavo, e vedevo una figura nera, gigantesca, che mi seguiva. Ma al momento stesso avevo coscienza, nonostante il mio terrore, di dover salvare la piccola luce tutta la notte e nel vento, senza badare al pericolo.” (Carl Gustav Jung)

 

Interpretazione onirotarologica

Ritroviamo all’inizio del sogno la descrizione esatta della simbologia connessa all’Arcano VIIII, l’Eremita.

Nel sogno troviamo espresso persino il dettaglio del lume, la lanterna che l’Eremita tenta di proteggere con un lembo del mantello avanzando nella notte. 

Successivamente, nel sogno Jung avverte una presenza demoniaca. Jung commenta a questo proposito: “Quando mi svegliai capii subito di aver visto lo ‘spettro del Brocken’, la mia propria ombra nel turbinio della nebbia, proiettata dalla piccola luce che portavo”.

È la manifestazione simbolica dell’Ombra, associata allo ‘spettro del Brocken’ (citato anche nel Faust di Goethe).

Lo spettro del Brocken è un fenomeno atmosferico legato alla cima di una montagna tedesca e ha dato origine a leggende circa apparizioni di demoni e spettri.

L’apparizione di questa Ombra ci spinge ad accostare all'Eremita l’Arcano del Diavolo, nella sequenza “onirotarologica” VIIII – XV:

L’Eremita accostato al Diavolo permette di ricreare la tensione emotiva del sogno di Jung, il quale è terrorizzato dall’Ombra alle sue spalle ma intenzionato a preservare la luce della lanterna.

L’Eremita dell’Arcano VIIII procede lentamente nel buio e controvento: la sua lanterna simbolizza il lume della ragione. Alle sue spalle vi è la presenza del Diavolo, l’Ombra dalla quale è impossibile sfuggire.

 

Significato onirotarologico del sogno

La sequenza onirotarologica sembra suggerire che la presenza del Diavolo/Ombra costituisce in realtà il combustibile della lanterna dell’Eremita. Siamo in presenza di un sogno anticipatore o profetico per il giovane Jung: egli infatti dedicherà tutta la vita a illuminare con il suo genio l’Ombra e le regioni inesplorate dell’inconscio.

Il significato onirotarologico del sogno può venir così sintetizzato: trascorriamo la vita a cercare la verità con il solo lume della coscienza (Eremita), ma non ci accorgiamo dell’importanza della nostra Ombra, dalla quale è impossibile separarsi (Il Diavolo…e le catene che ci legano indissolubilmente a lui!).

La sequenza onirotarologica evidenza infine il passaggio da un individuo solitario (l’Eremita raffigurato nell’Arcano VIIII) ai due personaggi incatenati alla pedana su cui si erge il Diavolo. Psichicamente, la sequenza simbolizza il processo dell’individuazione junghiana: lo sviluppo totale della personalità (il Sé) si ottiene stabilendo un legame (vedi le catene del Diavolo) tra il mondo della coscienza (la luce dell’Eremita) e quello dell’inconscio.

L’Ombra infatti non va esclusa, ma va integrata nella propria personalità. Il significato profondo è che i nostri lati inconsci, che tendiamo a ripudiare, hanno invece la stessa dignità del nostro lato cosciente e razionale.