Fotografia sulle relazioni

La fotografia relazionale è uno schema di riferimento; uno strumento semplice ma efficace utilizzabile anche nell’ambito dei conflitti relazionali.
Esiste un solo vero lusso, ed è quello dei rapporti umani. (Antoine de Saint Euxpéri)

Fotografia sulle relazioni

La fotografia relazionale è uno schema di riferimento; uno strumento semplice ma efficace utilizzabile anche nell’ambito dei conflitti relazionali.

In una delle varie svolte che ho vissuto in questa dimensione, stavo attraversando una sorta di deserto relazionale, cosa assai rara per il mio vissuto.

Per vari motivi ed eventi improvvisi mi ritrovavo a passare da un’epoca di numerose e intense relazioni a una dove cominciavano a ridursi con il contagocce in termine di quantità e di qualità.

In quel momento di forzata e in parte scelta nuova solitudine personale e professionale, mi sono messo a ripercorrere le mie relazioni che negli ultimi anni in un modo o in un altro avessero avuto impatto sulla mia vita e rappresentato più che un incontro casuale e passeggero.

Ne è emerso uno specchietto nel quale ho iniziato a riportare alcuni criteri di riferimento che creassero il contesto in cui era iniziata la relazione, lo stato attuale della relazione, e quello che potevo o volevo che diventasse.

Mi sono così ritrovato con una sorta di questionario di autovalutazione che mi dava la misurazione della relazione, il  suo possibile sviluppo, la sua staticità o la sua possibile fine.

Quello che ho trovato interessante in un momento fatto più di silenzi e di conversazioni interiori che di dialoghi e interazione con altri, è stato l’aspetto motivazionale che ne è scaturito.

Si stava tracciando un modo grazie al quale riuscivo ad intravedere nuove possibilità e azioni che potevano sbloccare situazioni inutilmente stagnanti ed aprire opportunità nuove  e scenari di vita diversi.

Ho considerato una decina di relazioni tra le più importanti includendo l’aspetto personale e quello professionale e nello specchietto ho sinteticamente riportato:

- Quando e dove e come mai era partita la relazione ?

Casualità-Aspettative

- Con quanta frequenza ci si vedeva o sentiva?             

Impegno-Interesse

- Quale era il livello di intensità/intimità?               

Principi-Valori 

- Dove l’avrei voluto vedere?                                                     

Prospettiva-Visione

- Era una di quelle  che avrei voluto veder rigenerare/rinnovare?

Riflessione-Motivazione

- Oppure lasciare così com’era, o portarla verso una conclusione?                     

Decisione-Azione 

Ricordo che in un periodo dove tutto mi appariva infinitamente lento un’intera giornata mi era volata via.

Emozioni di vario tipo scorrevano; da ricordi dipinti con sorriso, ad altri che stringevano le viscere, a riflessioni  che mi spingevano verso nuove decisioni portandomi folate di vento leggero.

È uno schema di riferimento che può essere adattato in molti modi e trasformabile in un grafico e può essere adottato da chiunque desideri in qualsiasi momento fare un sano check-up sul proprio mondo relazionale.

Si possono includere i familiari più stretti come pensare solo a quelli fuori dal proprio circuito di parentela, è un metodo elastico tanto quanto lo possiamo essere noi.

Tempo dopo mi è stato dato un articolo, con un taglio spirituale ben definito, che parlava delle relazioni che durano: per un momento, per un’epoca e quelle per sempre.

Entrambi i passaggi mi sono stati di grande aiuto, e oggi guardandomi indietro sono grato per essere riuscito a crescere e a scoprire cose nuove nel bel mezzo di momenti dove proprio tutto mi appariva come un “niente di nuove sotto il sole”, soprattutto nel mio piccolo ma veramente grande e ricco mondo delle relazioni.

E pur trovandomi in un periodo molto diverso uno dei proponimenti targati 2013 è proprio quello di passare a fare una revisione di questo tipo e vedere quel che mi si presenta.