Body sushi: performance art o feticismo sessuale?

La pratica del body sushi consiste nel servire sushi e altre pietanze adagiate in modo da adornare il corpo nudo di una donna che si presta a fare da modella per tutta la durata della cena. Pratica di origine giapponese, si sta diffondendo in vari ristoranti del mondo, talora come pratica “esclusiva” per soli vip, talaltra come proposta esotica e “alternativa” fonte di non poche polemiche; si tratta di arte o feticismo sessuale?

Body sushi: performance art o feticismo sessuale?

Quella del body sushi o nyotaimory, è una pratica di non chiare origini giapponesi che ha di recente varcato i confini nipponici per approdare nei ristoranti più esclusivi e di tendenza non solo newyorkesi ma di tutto il mondo. Chi la promuove sostiene si tratti di una forma di performance-arti in cui l’esperienza culinaria si fonde con un più ampio coinvolgimento dei 5 sensi in una vera e propria performance artistica che nulla avrebbe a che vedere con presunte forme di feticismo sessuale. Quel che non è chiaro è se le modelle sul cui corpo nudo viene artisticamente servita la cena siano da considerarsi soggetti o oggetti di tale forma d’arte…

 

Body sushi e feticismo sessuale

Secondo l’attuale letteratura internazionale, una pratica sessuale può essere ritenuta una forma di feticismo qualora l’eccitamento e il soddisfacimento sessuale risultino compromettere il benessere della persona perché del tutto subordinati e dipendenti da un particolare oggetto o parte del corpo del partner: l’appagamento erotico, in altre parole, non è più garantito dalla relazione con il compagno, ma dal contatto con un oggetto o parte del suo stesso corpo “spersonalizzando” di fatto la relazione sessuale.

 

Body sushi: arte o feticismo sessuale?

L’interrogativo che da più parti si solleva è se, una pratica come quella del body sushi, così come è stata esportata dal contesto della cultura giapponese – nel quale già per altro trova origini confuse - possa ancora esser considerata una forma di espressiona artistica o piuttosto un’erotizzazione e una sessualizzazione dell’offerta della ristorazione che rischierebbe di trasformare molti ristoranti in locali a luci rosse ledendo il buon costume e la dignità della donna.

 

Body sushi e vita di coppia

Quel che è certo è che nessuna pratica, nemmeno quella del body sushi, può essere esportata tout court dal paese d’origine senza sollevare dubbi e incomprensioni; si dice “paese che vai, usanze che trovi” ma come interpretare le medesime usanze trapiantate a casa nostra? Mangiare del cibo direttamente offerto sul corpo di una donna può senz’altro essere un’esperienza di valore erotico quando si tratti di un gioco fatto con la propria partner, in quel caso il cibo arricchisce quella che è la relazione sessuale della coppia. Se il vassoio umano è solo un muto e immobile strumento per dare un tocco di esotismo ad un ricevimento d’alto bordo bhè… vien da chiedersi perché non risulti più intrigante “rischiare” un tocco di fantasia in più sotto le lenzuola di casa propria.

Fonte immagine: fotopedia.com