non arrendersi

non arrendersi dite alla crisi lavorativa fron

Mondo lavorativo di oggi, persone a confronto  nella ricerca di un lavoro: come cercarlo e  trovarlo.

 

“ E’ un mondo difficile” iniziava così il testo di una famosa canzone, e non aveva tutti i torti, è davvero un mondo difficile da vivere il nostro.

È noto a tutti gli italiani come il nostro paese sia sconvolto da una crisi economica scoppiata pochi anni fa, le fabbriche chiudono, le aziende sono in crisi, si taglia tutto: dalla scuola alla ricerca, al sociale ecc ..ecc  

Migliaia di gente in cassa integrazione che perde  il lavoro con famiglia a carico e mutuo da pagare, o tanti  giovani  che è  la generazione più torturata anche dalla classe politica che definisce  fannullona,  che finisce dopo anni di studio a lavorare nei call center, ritenendosi fortunati , senza più neppure sperare nella meritocrazia o nel trovare un lavoro consono al proprio percorso scolastico.

 E’ comunque uno dei periodi più bui  degli ultimi tempi, nonostante appaia come il momento più ricco, dove lusso e benessere appaiono in primo piano, ma solo perché i mass media passano un certo modus vivendi che nella maggior parte delle famiglie non esiste, dai film alle fiction, persino ai talk show, dove senza far nulla fioccano soldi come neve in inverno .

Ma che fare? Come reagire a tutto questo? Fermo restando che la nostra società sia appunto destabilizzata dalla crisi economica non voluta da noi, e che ci venga tolto tutto quello che non abbiamo mai avuto, e che ci sia ogni giorno bombardato questo tema: crisi crisi crisi , dove qualcuno ci prende in giro dicendoci che è finita, e altri ci gridano che ancora è l’inizio e siamo in alto mare.

Come contrastare tutto questo? Sei a casa dopo avere sperato tanto in un rinnovo di contratto? Sei a casa perché non riesci a trovare nulla? Sei laureato e non c’è assolutamente lavoro per te? Tutto ti sembra finito?

No, non ci si deve arrendere così, non è giusto proprio perché ci si crede, e perché si vuole.

È stato appurato come ormai i giovani cerchino un lavoro non il lavoro, dove la differenza sta nel cercare un lavoro, basta che lo si trovi e lo si faccia.

Mentre invece a Palermo è stato scioccante e sconvolgente il suicidio di qualche mese fa di un ricercatore Zarcone, che si uccise proprio, da come riportano i giornali,  perché  non aveva speranza di continuare a lavorare, basterebbe pensare al suo nome per capire che  la generazione nostra dei trentenni fino ai 40, che comunque non deve arrendersi.

L’unica cosa che si possa fare è persistere, anche quando le numerose porte in faccia sono state chiuse, non arrendersi e riuscire ad emergere, per quanto difficile o impossibile  possa apparire, e soprattutto mai arenarsi anche quando sembra di avere fatto tutto.

Paradossalmente, infatti, l’unica cosa positiva che si può trarre da questo periodo è la  capacità di auto generarsi e auto stimolarsi nel proporsi, sia come lavoratore che come vera e propria risorsa utile alla società, rendendosi di conseguenza preziosi e indispensabili.

Partendo dal proprio percorso scolastico (che sia la laurea, il diploma,attestati e qualifiche) ci si deve soffermare su cosa in realtà  si vuole e si può  fare: ho visto persone costruirsi un  impero con le proprie mani, a piccoli passi, con le proprie forze, ma per quanto questo sembri una chimera esistono altrettanto persone  che non riescono nel loro intento seppur anche di sopravvivenza.

Non  ci si deve arrendere, si deve trovare anche un filo conduttore che porti al proprio obbiettivo, stargli  sempre dietro e non perdere di vista la strada maestra che porti al raggiungimento degli obbiettivi.

Ma tornando alla concretezza del fare ci si deve appunto soffermare su quello che si vuole fare, rispondendosi alle domande: cosa voglio fare? Cosa posso fare? Cosa mi fa lavorare? Cosa so fare? Cosa mi riesce meglio?.

Questo è un primo passo per  cominciare a  tentare di trovare  un lavoro, se non ci arriva nessun passa parola da qualche azienda che cerca personale, mettiamoci con calma a ricercare tra gli annunci  nei vari siti cerca lavoro  su internet specificando la provincia dove si risiede o dove si desidera lavorare  oppure cercare   nei diversi  giornali cartacei in edicola, che sono specializzati nella ricerca di un occupazione, questi giornali sono sia nazionali che  regionali e riportano, oltre a molti annunci divisi per categorie, anche le ricerche di personale, fatte dalle principali agenzie e industrie e i nuovi bandi di concorso (o quelli in scadenza) .

 

Ci sono poi molte agenzie che si dedicano a mettere in comunicazione le aziende che cercano personale con i lavoratori che cercano un impiego, e per potere essere assistiti bisogna recarsi in una di queste agenzie, portare il proprio cv ed essere inseriti nel database.

Chi dovesse essere in età da lavoro cosiddetta avanzata, che ha subito un licenziamento dovuto alla crisi economica che ha fatto chiudere la fabbrica o l’azienda dove si lavorava, purtroppo è ancora più complicato , ancor più per chi è over 40, in quanto le aziende preferiscono assumere i giovani neo laureati piuttosto che persone già in età avanzata, ci si deve rivolgere a delle agenzie specializzate, che si occupano di facilitare l’inserimento del soggetto in un ambiente lavorativo consono alle conoscenze e alle professionalità della persona licenziata, anche se purtroppo visto come i licenziati aumentano a dismisura si deve avere pazienza e fortuna.

Dopo che è stato trovato inviare un buon curriculum e soprattutto una buona lettera di presentazione che è sempre cosa gradita dai selezionatori che si trovano ogni giorno a dovere ricevere e leggere migliaia e migliaia di cv, e facendo lo screening si può rischiare di sottovalutare qualcuno.

Come ultima cosa e da non dimenticare: ci sono alcuni punti da tenere a mente sempre nel momento in cui si sta  per cedere :

volontà- costanza- diligenza-perseveranza