La psicologia della superstizione

Cos'è la superstizione e perché ancora oggi è molto diffusa? Secondo la psicologia, è una modalità di ragionamento che offre dei benefici secondari. Le spiegazioni sono molteplici: dal pensiero magico all'espressione di un desiderio represso.

La psicologia della superstizione

Perché la psicologia dovrebbe interessarsi alla superstizione? Si tratta comunque di un comportamento umano, un meccanismo di pensiero, anche abbastanza diffuso che condiziona molte scelte, alcune apertamente e altre meno. Quali bisogni soddisfa? Vediamo le risposte della psicologia della superstizione su questa sorta di religiosità popolare.

 

Pensiero magico?

In psicologia la superstizione può essere associata al Pensiero Magico o all'atto mancato. Jean Piaget lo ha identificato come una espressione di pensiero pre-logico tipico dello stadio pre-operatorio, cioè quello usato dai bambini. Il pensiero dei piccoli è caratterizzato da Animismo e magia. L'animismo consiste nella tendenza ad attribuire un'anima e quindi un'intenzionalità, a tutti gli oggetti del mondo; ciò vuol dire che il sole vuole tramontare o che il tavolo è cattivo quando ci vado a sbattere contro. La magia subentra nella capacità delle azioni del bambino nell'influenzare tutti gli oggetti. Poiché il concetto di causalità non è ancora ben strutturato/definito i bambini vedono nella successione degli eventi un rapporto di causalità e quindi con il tempo pensano che determinate loro azioni possono avere effetti sulla realtà. Nella superstizione si ritrovano degli strascichi di questo pensiero che privilegiano i casi in cui la successione tra gesto e risultato ha dato dei riscontri, mentre si tende a non considerare o sottovalutare tutti i casi contrari.

 

Atto mancato?

La seconda interpretazione che vi propongo è quella formulata da Sigmund Freud il quale ne parla in un'altra famosa opera: "Psicopatologia della vita quotidiana". Secondo la psicanalisi il superstizioso è colui che dà ad un evento casuale un significato preciso e ripetuto nel tempo grazie all'intervento dell'inconscio. Pensare che in base ad un atto fortuito (uscire di casa con un piede piuttosto che un altro) determinerà un certo effetto (come la rottura di un rapporto d'amore) non è che un atto mancato, cioè l'espressione di un desiderio inconscio espresso sottoforma di superstizione per giustificare una decisione voluta, ma difficile.

 

La superstizione oggi

Cosa dice la psicologia di oggi della superstizione? Riportiamo alcune considerazioni dello psicanalista Roberto Pani che insegna Psicologia Clinica all'Università di Bologna. La superstizione secondo Pani è una modalità di ragionamento molto antica, usata dall'uomo quando la ragione fallisce o non riesce ad essere convincente, per dare una spiegazione alla realtà dei fatti. Sotto sotto questo atteggiamento denota una certa negazione del predominio della ragione e del principio di causa-effetto, perché essere superstiziosi significa, in fin dei conti, di poter manipolare il proprio futuro secondo le proprie aspettative.

 

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