Le caratteristiche della religiosità intrinseca

La religiosità è un ambito importante della vita individuale e la psicologia cerca di comprenderne le caratteristiche. L'esperienza religiosa può ricevere una spinta dall'interno o dall'esterno: cerchiamo di comprendere cosa comporta una religiosità intrinseca

Le caratteristiche della religiosità intrinseca

L'orientamento religioso è un oggetto di indagine fondamentale per l'essere umano in quanto mira a comprendere come viene vissuta una delle esperienze fondamentali per rispondere alle domande esistenziali che riguardano la nostra vita.

Come e perché rispondiamo in modo tanto diverso a queste esigenze? Una prima differenza riguarda la fonte della molla che ci spinge verso la religione; ecco allora cosa significa una religiosità intrinseca.

 

Religiosità: una questione personale e sociale

Una prima considerazione che si deve fare parlando di religiosità intrinseca riguarda la sfera che il senso religioso occupa nella vita di un individuo.

Il termine intrinseco ci può erroneamente far pensa che si tratti della sfera personale contrapposta a quella sociale; in realtà religiosità intrinseca ed estrinseca sono entrambi modi individuali di vivere la religione.

La religione e la religiosità nel suo essere sociale fanno riferimento a fenomeni che includono i gruppi, un'identità di gruppo e le loro azioni collettive. Per questo potremmo ascrivervi fenomeni quali l'ortodossia, il pacifismo e il fanatismo religioso.

In questa sfera a livello estremo e lontano da una vera spiritualità, troviamo anche le sette religiose che cercano di annullare l'individuo in un gruppo totalmente devoto al "santone".

 

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L'orientamento intrinseco

Ma allora cosa è tipico della religiosità intrinseca? L'orientamento religioso intrinseco è un modo personale di vivere la spiritualità, ed è stato descritto da Gordon Allport.

Se vogliamo, chi possiede un orientamento intrinseco considera la religione nella sua veste più esistenziale, come valore assoluto su cui poggia la vita e che conferisce valore ad essa.

Non c'è alcun intento utilitaristico della religione, ma solo il compimento dell'uomo. Queste persone vivono la religione come pratica incarnata nella quotidianità e che avvertono la presenza dell'Assoluto nella loro esistenza. Il tutto quindi si manifesta come convinzione personale ed interiore.

Lo stesso Allport ha costruito una scala per misurare il tipo di religiosità di una persona e l'orientamento intrinseco viene ricondotto ad alti livelli di accordo a frasi del tipo:

  • Non è molto importante quello in cui credo, l’importante è essere una buona persona;
  • Per me è importante passare tempo in meditazione e in preghiera
  • Spesso ho avuto la forte sensazione che Dio fosse presente.

 

Religione e pregiudizio

Un'ulteriore considerazione di Allport riguarda il rapporto tra orientamento religioso e il fenomeno del pregiudizio. Il pregiudizio è un fenomeno cognitivo per il quale si creano delle convinzioni a priori su specifici gruppi o persone aventi determinate caratteristiche.

Secondo Allport la religiosità intrinseca, riportando il sentimento religioso alla sfera intima e non a quella sociale, diventa il substrato per un orientamento più tollerante e aperto.

La religiosità estrinseca invece porta l'uomo ad "usare" la religione per i suoi scopi (non necessariamente malvagi, solo più utilitaristici), ciò induce una maggiore propensione a credere che anche gli altri abbiano degli scopi nel relazionarsi a noi a prescindere da quali siano realmente.

 

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