Festa del papà, l'importanza del ruolo del padre

Rendiamo ogni giorno una festa per il papà, ricordando quanto la sua presenza e la relazione siano importanti sia per la mamma-moglie che per i piccoli di casa.

Festa del papà, l'importanza del ruolo del padre

Il 19 marzo si festeggerà la festa del papà, tutte le attenzioni saranno dirette all’uomo di “casa”: i figli piccoli saranno indaffarati nel finire i lavoretti iniziati alla scuola dell’infanzia o primaria, i più grandi manderanno messaggi ricchi di parole dolci accompagnati spesso da post sui social network colmi di amore, foto ricordo e smile, le madri e mogli prepareranno una torta con l’aiuto dei propri figli per “festeggiare papà”.

Anche i media ricorderanno i papà e li celebreranno.

Insomma tutto sarà focalizzato sulla figura paterna che verrà esaltata, resa importante e sarà sottolineato il suo ruolo fondamentale nella famiglia e nella società. Ma per il resto dell’anno e in generale si ha davvero la consapevolezza di questa importanza?

Nel sentire comune, ancora molto influenzato dalla mentalità e ricerca del passato, la figura paterna passa spesso in secondo piano rispetto a quella materna nella crescita dei figli, commettendo un grande errore.

 

Figura paterna, immaginario classico

Nei tempi antichi il padre era colui che teneva le redini della famiglia, aveva la patria podestà su tutti i membri e il potere di decidere sulla loro vita in ogni area: da quella formativa a quella relazionale.

Il papà era colui che imponeva le regole e il loro rispetto, manteneva la famiglia e si occupava delle questioni economiche e burocratiche, con scarsa attenzione alla casa e alla cura dei figli, affidata alle madri che spesso non lavoravano.

L’immaginario classico rappresenta un papà assente, freddo, non responsivo alle richieste dei figli e incapace di curarsi dei loro bisogni e necessità.

Ma è davvero così? E se fosse solo una costruzione sociale? Se l’immagine collettiva e le teorie avessero influenzato il modo di agire del padre e la loro libertà di esprimere emozioni, sentimenti e cura?

 

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Figura paterna in una società che cambia

Oggi il ruolo del padre sta cambiando. In una società dove le madri sono sempre più impegnate in attività lavorative, il padre riveste un ruolo attivo nella cura dei figli e nella loro formazione. Si ha un’apertura alla cooperazione e al sostegno reciproco tra genitori.

Davanti ai nuovi scenari i papà iniziano a sentirsi maggiormente liberi a autorizzati ad esprimere i loro sentimenti, desideri e paure che provano nella relazione con il figlio e all’interno della famiglia. Nel tempo si intravede una riduzione del timore paterno di perdere la propria credibilità come uomo che deve mostrarsi forte, irremovibile, coraggioso e non può manifestare dubbi e perplessità.

A livello sociale si intravedono alcuni cambiamenti nella sfera legale e lavorativa che permettono anche ai padri di vivere i primi momenti di vita del figlio e gioire con la mamma dei successi e della crescita.

A livello della ricerca scientifica molti stanno sottolineando il ruolo paterno come importante al pari di quello materno, ampliando la celebre teoria dell’Attaccamento, sulla relazione madre-bambino, che vede la mamma come principale figura di riferimento e responsabile dello sviluppo emotivo e relazionale del figlio.

 

L’importanza del ruolo paterno

Il papà è colui che garantisce un buon sviluppo della abilità sociali. Nel momento in cui il piccolo vive il primo distacco dalla mamma, imparando a distinguersi da lei e definendosi come identità autonoma, il papà diventa porto sicuro e offre la possibilità di sperimentare relazioni serene al di fuori di quelle con la madre. il mondo così appare meno minaccioso e pericoloso.

L’interazione è spesso associata al gioco che è più stimolante, fisico e interattivo di quello con la mamma, permettendo al bambino di fare esperienza del proprio corpo, di relazioni di cooperazione e condivisione, usare creatività e fantasia, acquisire regole e modelli di interazione e risoluzione di problemi.

Il papà è anche mediatore della relazione mamma-bambino, porta armonia, sostiene la compagna nella cura del figlio, garantendo un clima positivo importante per lo sviluppo.

Permette la costruzione dell’identità sessuale. Per i figli maschi è modello di identità maschile con cui identificarsi, per le femmine è modello di uomo, plasmando la rappresentazione di sé o del proprio compagno nelle relazioni sentimentali future.

È colui che esprime regole di comportamento, valori morali, disciplina e spesso è il genitore che rimprovera e permette di capire cosa è giusto e cosa no.

Quindi il ruolo del papà è cambiato nel corso della storia permettendo ai padri di riscattarsi e di mostrare le loro emozioni e fragilità e alle madri di ridurre il senso di colpa rispetto ad uno sviluppo negativo del figlio, che per decenni ha governato lo scenario della ricerca.

Il rovescio della medaglia in caso di padre assente, freddo, che colpevolizza, sottolinea i difetti e gli sbagli genera sofferenza e disagio nei propri figli di intensità maggiore rispetto a quelli creati dalle mamme.

I papà sono compagni di gioco, guida e porto sicuro, portatori di regole e valori nonché uomini con sentimenti ed emozioni che se espressi arricchiscono la relazione padre- figlio e quella famigliare rendendola migliore.

“Chi non ha un padre, dovrebbe procurarsene uno”  (Nietzsche)

 

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