Emozioni e sentimenti

Emozioni e sentimenti non sono sinonimi: sono fenomeni contigui, che si differenziano per intensità e durata e hanno una funzione evolutiva.

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Emozioni e sentimenti: definizione

Emozioni e sentimenti spesso vengono confusi tra di loro: si tratta in realtà di fenomeni/processi contigui che si differenziano sostanzialmente per intensità e durata. Nello specifico le emozioni sarebbero sentimenti meno intensi e di breve durata.

Ad ogni modo, nella letteratura psicologica si parla per lo più delle emozioni come un insieme di reazioni a vari livelli (neurofisiologico, espressivo-motorio, cognitivo e comportamentale) in risposta ad uno stimolo esterno.

 

Emozioni e sentimenti: le funzioni

Le emozioni hanno diverse funzioni. A livello evolutivo, si tratta di un comportamento adattivo che ha permesso lo sviluppo della vita sociale, in quanto sostengono la comunicazione e l’adattamento all’ambiente fisico e sociale.

Costituiscono quindi un sistema di segnalazione sociale che permette di gestire la relazione con l’altro. Ogni persona in base ad una valutazione soggettiva sceglie la risposta più appropriata, non è dunque un meccanismo rigido.

L’emozione è il risultato di un processo di valutazione caratterizzate da cognizioni calde cioè le risposte emotive sono la base per distinguere gli aspetti importanti da quelli non importanti. Le sensazioni fisiche legate all’emozione servono ad integrare tutte le componenti dell’episodio emotivo: motivazione, cognizione e comportamento.

 

Come si comunicano le emozioni?

 

Emozioni e sentimenti: emozioni primarie e secondarie

Le emozioni primarie dovrebbero essere quelle presenti fin dalla nascita e che si ritrovano in tutte le culture. Si tratta di 5 emozioni: gioia, sorpresa, rabbia, disgusto e paura. Queste emozioni sono caratterizzate anche da espressioni facciali specifiche e universalmente riconoscibili.

Le emozioni secondarie si svilupperebbero più tardi perché sono cognitivamente più complesse e perché hanno una derivazione sociale, dipendono cioè dal contesto culturale. Vergogna, colpa, imbarazzo o rammarico sono legate ai valori specifici di una cultura che segnala quando e come provare queste emozioni. Ne segue che non hanno la stessa importanza tra i gruppi culturali e che la loro espressione facciale varia.

 

Scopri di più sulle emozioni primarie e secondarie

 

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