Egocentrismo e narcisismo: l'io al centro della vita

Egocentrismo e narcisismo sono generalmente considerate patologie e spesso i termini vengono confusi tra loro. L'amore per se stessi e la predominanza della propria prospettiva sono comportamenti che se non portati all'eccesso, si ritrovano in una vita sana e salutare.

Egocentrismo e narcisismo: l'io al centro della vita

Egocentrismo e narcisismo sono due termini che quotidianamente vengono usati a volte come sinonimi.

Richiamano alla mente una condizione negativa caratterizzata dall'assoluta prevalenza di un individuo sugli altri associata alla noncuranza verso il prossimo. In realtà, sono due concetti diversi la cui natura non è necessariamente cattiva. Vediamoli più nel dettaglio.

 

Egocentrismo e narcisismo: l'egocentrismo

L'egocentrismo è un processo cognitivo per cui ciascuno di noi vede il mondo attraverso i propri occhi, cioè dal proprio personale punto di vista. Ciò significa che l'identità, i desideri, gli scopi, le motivazioni, ecc. influenzano il modo in cui raccogliamo e processiamo le informazioni. Ovviamente ciò ci porta ad avere una visione parziale della realtà sebbene non ci sia in questo nulla di male.

L'allargamento della prospettiva è possibile, ma costa un certo sforzo perché implica un allontanamento dal consueto funzionamento cognitivo. L'egocentrismo può avere delle conseguenze negative in ambito sociale, soprattutto se non si presta attenzione ali altri, ma è una condizione ben lungi dall'essere patologica, sebbene si manifesti secondo diversi gradi di intensità.

 

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Egocentrismo e narcisismo: il narcisismo

A differenza di ciò che accade nell'egocentrismo, il narcisista comprende la prospettiva altrui, ma non la considera importante.  In forma attenuata, il narcisismo è una delle normali componenti della psiche umana, ma la psichiatria ne riconosce una forma patologica che intacca la sfera affettiva e la capacità di costruire dei legami e può essere considerata una forma estrema di egocentrismo.

Il bisogno del narcisista è quello di essere riconosciuti e ammirati in forma estrema, arrivando anche ad usare gli altri per raggiungere questa forma di autocompiacimento.

L'amore per se stessi non conosce limite. Sulla cause non c'è accordo; due sono le teorie prevalenti. La prima sostiene che la scarsa gratificazione in età infantile crea un Io fragile che viene difeso con una ipervalorizzazione. La seconda teoria considera la glorificazione del Sè come una difesa contro sentimenti di rabbia ed invidia da cui ci si sente minacciati.

 

Il limite sfumato tra normalità e patologia

La relazione tra egocentrismo e narcisismo è quindi sfumata, ma non sempre patologica. La prospettiva egocentrica, così come un sano amore per se stessi associato alla difesa del sono comportamenti salutari, finchè non si cade nell'eccesso. Ad ogni modo si parla di vera patologia solo nel caso del narcisismo estremo. Alcuni fattori possono influenzarne la comparsa.

Ad esempio, l'adolescenza è un momento particolarmente suscettibile, probabilmente perchè il forte cambiamento occupa la mente del giovane che si sente anche più fragile nei confronti del mondo esterno.

 

Immagine | Alvina Handschuh